Volontà - anno VI - n.4 - 29 febbraio 1952

OPINIONI ALTRUI SOCIALISMO E LIBERTA' DELLA CULTURA N ON POSSO ,,arlare della liber- tit della cultura senza par1are del socialismo. Mi sembra, infatti, inutile trattare qucsla queslione nei suoi rapporti con il foscismo ed il nazismo, cadaveri che avvelenano certamente ancora l'a1mosfora, ma che nel <lomi11io che ci concerne han– no lasciato solo rovine. SC'mbrerebbe pii.i attuale la discus– sione del pericolo clericale, ma quel– lo è un vecchio con.l1iuo che dura da parerd1i secoli e che si ripete sem– pre negli stessi termini. Invece, il socialismo per mezzo della Rivolu– zione russa, è passato dal piano dei programmi e delJe rivcndica,1,ioni a (1uello delle realizzazioni, e CJUCsto rinnova ed auualizza il problema. La libertà della cuhura, non inte– ressa solamente gli ari isti e gli scien– ziati come se essi costituissero una ~pecic di casla sacerdotale che usu– fruisse di immunità e privilegi spe– ciali. li silenzio imposlo ad un ricer– catort'.', è il silenzio im1losto a loti.i, e le « barriere » o come si dice oggi le <C linee dircurici )> che deve accet– tare un pillore un musicisla o un poeta. sono subile anche dal pub– blico. La libertà della cuhura non è una supcrstruuura, è la cima di tulle le strullure. "\'on esiste, in– Caui, una << base» puramente eco– nomi<·a, perchè in mal.eria di econo– mia, di 1ecnica o di produzione, la base stessa è un Callo di cultura; i cui moto·ri o fati.ori di ()toi,~esso sono di natur:l culturale. Anche il lavoro è un fotto culturale ed è pro– duttivo a condizione che sia cuhu– ralmente creatore. Attaccare la li– hcrlà delJa cultura, è attaccare la \'ilali1à fondamentale della società. Colui che non am1nct1c <JUCSla ve– rità è ancora legato alla concezione «borghese» della cultura, così co– me essa era adollaln nel xrx seco– lo: quella di un ornamento, <li un di,crtimento per IC' persone così dette ('ohe, alle quali le masse popo– lari occupate di questioni pili se– rie, non debbono inleressarsi. Si risponderà che precisamente il socia)ic;imo vuole uno cultura che si rivolga al popolo e corrisponda ai suoi interessi reali. Questa intenzione è eccellente. Ma il probleurn è il seguente: che cosa interessa veramente al popolo? Nel secolo scorso, erano i romanzi a cappa e spada alln Oumas, e in 197

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