Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

RECENSIONI UBRT MAURICEDOMMANGET Proudhon et Albert Thlerry « I f!ramli c,hu·inori Sociali~li )', 5udd. I u ~,·0110 ,lcll',·,l111·azio1w na~ion:ilc, <'OSÌ , om ·e •·011cepi1a in Francia ,lrill'ollimismo uflìciak. è di « fare llci::Ji uomini ,) (il (·hi'! i: 01,cr:i l)ro1lria111t.'11tc (lci:i:li 0t'il. Sar,·hlw piì1 modcslO e JJiìt giu-<tu ,·onsid,·r:irc rhc il piÌI f::ra111lc successo llclh 110~1rascuola primaria, (' di fare tlc;,di i11Sep.mwti. ndfo ~,esso moilo d1c .il nosiro insci::namcnlo primario ~,,p,•riorc . .aceondario, 1111i\'Cr~i1a, rio. norn,al ..... prof,•~;,io11ulc o lcrnit•o, è di fare ,lei 1lrof;•~~ori di <Juesti <live1'.~Ì onlini di insei::namcnto - rdi ,,llievi meno (< do– tati)> rirnani::ono (( nHlcstri >J o n prof,·~so– ri >> allo ~lato im·on1plcto l.ttcntc o cmhrio– uale, Quanto a enrnrwi1>are (edu,;art•I !',·~– "ere umano ronrh,,-.enllolo rlull'infanzia al– l'etit atlulta. è ~ !)Cr coloro che non ,·ri·– dono alla llivinitii latina Abeona opera mis1eriosa ,ldla viw. ccl ancl1e 11uclla riel 1-H•oro autonomo: 1•spcric111.à della !!<'uola ,·rl oJ)eraia insieme. Si è ,·crealo appassio11ata111cnle in questi ultimi tempi « ,l'insegnare la liherti1 » 1 • Proudhon e Tl1icrry, dei quali Mauri,:-e Doninrnnget anali~za succin1a111entc la pc- 1fa::ogia, hanno ammesso d1e 1n liherti1 è I JF.AN e, ~:ltf:NNEE Cf'11U:ig11emc111 de /a liberté, Prcuves, n. 7. 152 pii1 facile da impararsi che eia insegnare~ Entramhi banno ccrcato le condizioni di quc,to aJ)prendissai;:gio cd lrnnno crffluto ,li 1rovarlo m:ll'unionc della fob!Jrica con la scuola umanisla, nell'ano c·rcatorc i;:ui- 111110 da un'esigenza esemplare, e tale ,:-he dei produllori all'opera lo propongono a ,lei futuri pr(nlullori o J)iÙ esallamen1e a ,lei proclut1ori adolcscenl i, J)crchù tanto Tl1icrry {pianlo Pro11Jho11 hanno sopralut• lo di 1tdrn l'mlolcs1·cnza che, secondo loro, è il lllOlllt'lllO deri~ivo. E11tra111!,i, 11011e,,;('ndosi pro•posli affatto ,li formare tlei 1·ittadini aslratti, i11 altre varolc dei i·:uuliJati funzionari. lrnm10 vo- 11110 scparnre la 11.-uob lanto dulln Chi,•sa quanto dallo Swto. Hanno ncdulo ('hc so• lo colui ('he f:i (sia ('hc si !ralli di i<tatu(', di 1·ase, di muska o di libri) era 1·hiamato a mostrare come far" {contrariamc1Hc alla ~J)iritos:1~ginc dlc dice <( ciò che non ~i ~a fare s'inse;;:ua ,>l. Infine, essi hanno vo– luto pcrmencrc la veni emanripazione tlcl la\'oro ,laudo all'operaio senza stiH'•·arlo dal suo lavoro manuale., la possibili1ì1 di ro111prcmlcdo, ,li arricchirlo spiri1ualn1cn- 1c e di tlominarlo. cioè di fare a meno ,le] J)adronc. di preti r di maestri e tli e~srre ~" SIC~si, con l'utcn~ilr in mano - ronfli– zione 111oralc senza la 11ualc qualsiasi cam– liiamcn10 giuridìi·o ,wlle condizioni ilella propric-1i1 non sarchl,e ,·he l'orij!'.ine .runa nuova schia\·itù. Come si vede, qui l'istruzione JlCrscguc, <:on pazicnz:1, un fine rivoluzionario, (111el– lo Flesso che si J)ropose la 1~ l111cnrnzio- 11alc iii ~noi inizi; quello ~,r,.,o che il mo-' vinwnlo dri ,aindat'ati e ,ldlc Camtirl' del T.,avoro :iveva di mira ncll,~ ,u,-. 111igliori ore, Si 1r:i11a di al.olire tulle 1,:, autorità per lo s,•iluppo di tutte lr ,:-apaf'it!1. di promuovere la .-las,.c ,111.'i produuori nel ~uo insieme, non ron J'e~ercizio medialo di un potere politico, nrn f'Oll l'cserdzio tliretto e generale deH:i (( Culturu dell'io 1) rara a Pf'lloutier; in hrcvl!, (li sostituire alla de– magogia, all'arrivismo e nl mcncfrri;:his1110 politico la dcmoprdia, il rifiuto ili :irrivi– ,.mo cd il <"uho ,lcll:i re1-,1101m1hilit:ì indi– vi,hrnlc. Que~ta finafitii si afferma partico-

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