Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

1lall'na 11,,ll'elcttrìcità ... e tnltc e 11111· Mono ,raltronde rnhordim1te alla 1•,·onomia c:apitalistica che <lit origi– ,w a unu :Socil'tà dove tutto i• nwrce e gli uomini oggetti di scambio coml' lt>cose. A lasciarsi guidare dal r.1t·- 1·on10 purnmente informativo e de– scrillivo, mai genetico, di Labò Ar– gan e Gentili, si passava daU'0110- nmto a Wright e ad Aalto senza che mai il moto sociale rius,•issc a pn•11- ll1•r luce f' a chiarire i mocli stret1a– m1·nlt• formali che stavano evidente• mrnlc molto 1•ill a ,.:uore ai tre ordi– natori. Pote, a così accadere di veder ,·itata come cscmplare l'architettura drll'URSS, senza nessun accenno al momf'nto in cui essa fu viva (mo– mento corrispondente al periodo an– ror.t fluido 'di quella rivoluzione) e ,dia degenerazione che accompagnò la burocratizzazione della vita eco– nomica e :.ociale. I visitatori sorridevano cercando di capire che ,:osa ci fosse scritto nel- 1(_, didascalie, e passavano ohre senza aver nulla imparato; quei pochi che h•ntavano di approfondire. fini,,,mo impastoiati nell'equivoco di una no– vità, contemporaneamente formalista e filistea. che permette a tanti in– h•lleuuali di vivere nel mondo come i· ,, di proleslarc perchè il popolo non li crede dalla sua partr-. Non mi stancherò mai di ripetere che iJl (fl.11'• ~lf' condizioni. 1>refcrisco l'operalo ili lulli quegli architetti o, urbanisti. ehe discJ!nano le case e i piani rc~o– lalori per i quali le nostre città a!l• sumono la fisionomia che il rcginw ~0<·iale vip:cnte si merita: costoro al– meno non ingannano nessuno, non nascondono con giochi formali il 1·onlf'nu10 affaristico del proprio lavoro. L'equivoco dell'astrattismo Lì accanto la saletta dedicata aJla architrttura « misura dell'uomo ». l"i l'architetto Rogers aveva monta– lo una sua macchina a base di sasso– lini bianchi per terra, ri'1ct1ori. pr-n– nl'lli di varia foggia tra loro collega– li: una specie di scultura modcrni,.,– Foima con notevo)j valori pJastiei e d'emozione e forse non era nna cat- 1iva idea ,1uella di risolvere certi problemi con un3 scarica emo7.ioua– lc ... se non si trattasse d'una que– stione f'he. in lm mondo come quello in cui "iviamo, non ci sarà mai nes– ..,un:t utilità e senso a porre in modi tanlo irrazionali. L'architettura « misura dell' uo– mo >): che cosa vorrù dire? Per chi si:t privo, come mc, di finezza eslr– tica e di slanci metafisif'i, ~ignifi1·a. sctnplicemente, che occorre eostruirr. abitazioni che aiutino gli uomini a <'– sprimere il meglio di sè tanlo inilivi- 41nalmente quanto socialmcnh': ahi– la7.ioni nelle quali il b<'O<'lil"Cre non diventi lu6so, e Ja difosa drlla pnrn– nalità non impedisca iJ conlatto cal– do e continuo ,lei propri i;:imili. E invc,:l' Rogers incomincerò. ,Jich-ia– rando. in 1111a appositu dirla<=f'ali,1. che è necessario ,uwo11te11tnr,· nf'llo uomo tanto la parlt• fisica q11an10 la parie spirituale. cioè cnpitombolan– do 1rnri pari in ,p1el ,·lassico pa<;tif'– cio <li origine aris1otelica, a baSt· di materia e forma, di potcn?.n "' atto. di carne e anima. che pori.i diritto filato alla eostiluzionl' di urrn nuo,·a melafìsi('a. Sicehè il formalii;:mo di Hogers finisci' col ,lar ragiom• a ,pian– i i ritengono che oggi si viva in 1111 mondo dove chi impera sono i se– ~nnci dell'astrattismo. i devoli rlella 97

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