Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

Brest-Litovsk, con Ja speranza di .riaCCJIIÌStarf' l'autonomia e l'inizia– tiva clit: :,i vuole, mentre i bellige• ranti rinrnngono allf' pre~ l'uno .conlro l'altro in u1rn lotta senza li• scii a. La posizione ncutrali::,tica :,UJ ter– reno politico è difficilissima da nrnn– lcnere in una gu(•rra mondiale. ln– fot1i l'i-,olazionismo non è effettiva– mente ap1>licabile che nei 1>aC::,i che dispongono di potenti burriere rrn- 1.urnli e di risnve autarcliichc per man1Cncrsi in disparte dai campi di ha1ta~dia: per di più, le ,,otenze i– sohttr• rinunci,1110 nece~sariamente, <1uando non finiscono r►cr geuare anch'esse la loro 1'pada nella bilan– ,cia. a parlecip.:tre alla distribuzione del bottino, e aru·he a con.servare le basi rlr•lla loro intlipendenzn di fron– le ai vincitori. L'esperienza ha di– rno,;trato che gli 1< isolazionismi >> rlì. sarmati sono una preda facile e <'he gli isolazionismi :mnati si lrnsfor– mano lwn preslo in attendismi. poi in inlerv<-ntismi, quando l'occasione si pr('S('nla o s'impone, secondo la e.~pr◄·~sione di Mui-solini. È queslo il Ca.!!O dt•lla Rmi.i:1 davanli alla scon– fina 1lrlla Polonia. dt'll'Jtalia davan– ti a quc-lla della Francia, dcll'alla<'- 1·0 ,, pr<'vcntivo )) del Giappone a Pearl-llarbour. e<'t'., scru;a parlare dri numerosi allrnti opportunisti chf' durant" la priurn ~ucrra mondialr. (C <'Or"Pro al SO<'t'Or~odf'lla villoria )l, Tn un modo gnwralc, il ~iOf'O del– la 1}oli1iea di ~uerra, <'010Ìcom'è slato esaminato da migliaia di le<'• nic·i f' di slralqdii, esclmle l'idea tlclla lotta tt tr<' per con8"guenza f'· scludP il terzo fronte o la terza for– Z(I. T__,'('fficaciapoliti<'a consiste "f'lll· prc a unirsi francamente con la for- 7.a dominante o con il suo ll\'Ver<.11rio 1.rin<'ipale, è <1ualsia::,i ultra presa di posizione, o si riallacc·ia per vie lrn– ,,crse al dilemma fondamentale, op– pure non lia c·he ml contenuto pura– mcnlc idcologi,·o o etico, non poli– ti,·o: cquival,· all'aslN1sione ,noti– ,ata. all'obi,•:,;ionc pt•r motivi di co– ~◄"if'11z1:1. ecc. Ciù non , uol dirr che una forza llolitica in azione, 11011 si rivolga ora n destra cd ora a sini– stra. :,econdo l'esemflio di Sialin che :,i allea di volta in ,olta ad Hillrr e ai suoi avver1>ari: questa agilità nel rovesciamento delle alle,rn;r,e è anzi una maggiore ,·ondizionC' di suc◄'"""O politico e 1wnnctte a delle minornnze tli avere- un ruolo <lrcisi– vo, ma Ob'll i (( terza forza >) è b('n lun;,:-i dall'aprire un f< lerzo fronte» contro le dur forze dominanti; non può pass.an · tla una parie all'altra della linea r>rincipalf' del (uor·o per combath're suc:cessiv11mcnte l'uno o !"altro degli avversari: essa è per– clutu in anti<'ipo se dcvt· affrontare tutti e due 1wllo :,le.:so tempo. Durant.e le due gunrc mondia)j f'hf' abbiamo vissuto, i neutralisli <•hf' :,j proclamavano tfell'Jnternazio– nalf" libertaria. hanno 1>otuto man– tenf"r1• per nn cerio tempo le loro po– sizioni. in America. per esempio, fìndu\ queslf' ,·oincidf'vuno pratiC'a• mente con una corrente importante dell"opinione- che era espressa dal mollo: .lmerit.,, primn di 111110. Ma l'inlf'rnazionalizzazion" del conflitto ('On 11•sue cono;.c~ucn:w, non ha tar– dato a rnelterli in e:.lr◄"me- djffi,·ohà r a rigettarli ,cr"O ahre posizioni: iu1ervf'ntismo, disfaui~mo, o ohir-– zion,• i•til'a. lii - TI e< disfotti1'1a" f'olni che- lavora :llla 1lisfat1a del proprio g:ovrrno in f"a"O di guerra ed in se- 85

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