Volontà - anno V - n.12 - 30 settembre 1951

un ostacolo al proprio espandersi ma la possibilità di potenziarsi al– l'infinito. Onde Ja religione, sorta come rappresentazione fantastica di un soggetto superiore, diventa scien– za secondo In definizione che il no– stro sperimentare ci ha data come ,•ulida, cioè tecnica dell'azione per riucarsi oltre il limite di una sog– gc1tivitit imruediata - e <1ui il limite ù 1,postato all'infinito, sicchè il reli– gioso che vorrebbe ammantarsi della maschera dell'umiltà è, per noi, iJ ,•ero esempio, il superbo presuntuo- 1,:0 che vuole avere s,•clato il Miste– ro <lella Vita! La coscienza, sorge, d1uu1uc, come ,wiem:a che si fo socialiti:t e religione. E la religione si farìt politica in qunnto sistema di vita sociale gover– nato da una teologia che, nell'appro– fondimento del dualismo inizialmen– te sorto nella coscienza tra Io e Real. ta, sarà trasi,o.sta sempre pii, Jonta– no fino ad un sognato Mondo-di-lii 1u110 adempiente e liberante; e il Mugo e il Sacerdote che avranno sco– perto il Mistero o almeno il 1nodo di propiziarselo, diverranno i legi– slnlori - e la loro scienza, come re• ligione e 1,olitica, dari, loro il dirit• 10 tli dominare su.lle masse: ceco pcr– chi·. unche quando una icde si è spcni.1 1 i .sacerdoti decaduti n com– Hl<'rcianli della religione, cd i le!,'1- slalori decaduti a (>Oliticanti, amano <·ontinuarc la commedia agli ingenui clic ancor credono, cd ostacolano ,·011 mili!! arti la cultura che li fa. rebbe sccmlcrc dal piedistallo. I veri sacerdoti invece. cp1clli che sentono in sè con fede pura la missione di C• lcvure l'unumitù, si formo n1>ostoli tlrllu vcriti, - sia pure di quella che solo a loro sembri tale - senza ave- 668 re la pretesa di restare una casta chiusa di iniziati, ma u·endo anzi l'esigenza di partecipare a tutti gli altri le loro esperienze, in quella non pili simbolica comunione che è supe. ramento dello spirito di parte e de– siderala fraternità fra tuui gli uma– ni. E la noslra anaUsi ha voluto chia– rire: che la scienza come coscienza o tecnica dell'azione sorgendo solo come relazione nel concrelo "i"ere ~nsihile, lanlo pii1 ricca sari1 {la co– iieienza) e più \'&Sta {la scienza), •1uanto pili larga e simpatetica come liberante sarà la relazione. E che la tliffusionc della cultura l: condi- 1:ioue essenziale per In risoluzione del problema sociale; 11cr la auspi– cata liberti, democratica. Non che si caschi ancorn noi nclltt nuo"a mellt• fisica dello scientismo di ruoda che :arieggia ancora il grossolano culto della dea Ragione! Abbiamo cercato~ infotli. di mostrure che la seienza non è dogma o vcritù rivelata a tralli da tm mondo lrascendente, o l'og– r:e1tività assoluta; ma un nostro con– creto fare come "ila che è relazione onde il soggetto non è pii, Jo che Noi, e la coscienza non è luce sem- 1•re idenLica, ma i'Ì ucceml1· e !òlpegne, !òoi costruisce e si ric·rcn in ogni n~– lazione - se1npre identica e sem– pre dil•ersa - sempre soggettiva ma con l'i.llusione e la pretesa della og– ge1tività, J>er cui si dice i;cienza. Mentre Ja noslra consapevolezza che sia solo una pretesa - per c111anto valida ai fini dell'azione - ci salva dullu intolleranza e dnl dommati– smo lasciando In nostra mente aper– ta ad ogni espcrienzu t•d il noslro cuore aperto ad ogni 1u1lpito di vi. ta: che è <111eslosi, senso religioso della vita, amore umano e cifrino d1c ci fa missionari dell'l(1ealc! l\f. H1CCI-IIER1

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