Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951

A N T o L o G I A RITRATTO DI CADA VERE DAL NOVEM I.Un: del ·19,10 all'aprile del 1943, durante lo svol~imen10 della gut'rra una rapida rassegna bastò a dare un'idea dell'e,,oluzione della pubhlit'a 01,inione in quel periodo e dcll"attività che i partili politici svol.:cro per l'abballimcnlo del regime fascii:oltt, La prima C'hhe un peso decisivo negli avvenimenti che prcccdcucro e dclcrminarono Ja caduta del regime; b. seconda era appena percettibile. Co111t•la pc11,.,1Ha nei 1·onrron1i della guerra e tlcl regime la .:1r:igrnndt• magsioranza della popolazione, quella buona, saggia ed anonima popola– zione che ave,•a vissu10 giorni di splendore - fittizio o reale - durante e subilo dopo la conquista dell'impero; quella popolazione che aveva por– tato la « (ed.-,> sull'ahare della patria; che, rassegnata, subiva la noia di un.adunata e la piccola prepotenza di un gerarca sperando sempre in un migliore avvenire; quella che aveva, prima, nel settembre del 1939, riso– lntamenle manifestala Ja sua opinione ostile alla guerra, e, nel successivo maggio del 1940, con ,,a]utazione istintiva S<' pure erronea, paventalo di arrivurc in ritardo al gran banchelto di chiusura, influendo cosi potente– mente, se ()llr senza dimostrazioni e discorsi, alla suprema decisione del IO giugno. ('Ome ]a pensava - dice,'O - quando eventi infausti, delusioni, sconfitte, bombardamenti e forne cominciarono ad essere consuetudinari? I fo1>ci:.1iu buona fede erano let1cralmcn1e an•iliti pel persistentf' osti– nato silenzio del Duce e non se ne rendernno ragione: altri fasci.!:ti che dalla guerrn traevnno benefici ed onori non trovnvano ostacoli nello svolgimento delb loro attivi1à che corrodern sem1,re più il partito e che faf'eva il danno del paese. Mussolini, praticamente, m•eva abbandonato le redini del potere nelJe mani di BufTarini, attorno al <1ualc rotavano, spesso, e non sempre ener– gicamente contrastati, interessi impuri. Parte degli uomini pr~posti ai piii irnportanli settori bellici e della amministrazione non erano pienamente idonei alla bisog'na e l'organizza– zio11c~dei servizi risentiva gr:tvemenle delJa mancanza rii diretti,•c e di ca– pacità di governo. Afa la cosa più grave e che da milJe fatti balza\'a cvidcnle era la lltl'Ìla e sempre piì1 vasta disobbeclienza civile. La popolazione così manifestava il suo stato d'animo Hr'-o la "'tl"rra e ,·erso il regime. 0

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