Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951

QUADRETTI I FATTI DI ROMAGNA A \rnTA QUARESIMA ,; s-olsc. rwll"atrio <lei cincnrn Elisco ili Crsena, una grande serata danzante. 11 fiore ._Jella città vi intervenne, ras– sicurato conlro gli Sl'andali dell'anno scorso per jl rauo che 11011 c'erano camere da letto intorno alla sala <la ballo (allora, la veglia del 11 bianC'o– rfiorc 1) a\'vc1111e nell'albergo l.,eon d'Oro; e la cittadinanza ne parla arwora, fors'anche perchè i conti at– tendono di esser saldati). Però qual– che bri.vido uomini e donne in to– letta lo ebbero tuttavia apprnnden– do, il mattino precedente, che la Arrigoni a\'C\'a licenzialo 600 dipen– dPnt i su 800. Ma nulla accadde. cosa incredibi– le fìno a due anni o~-sono. GI i 01,c– ra i tac<1uero, altf'nclendo che i diri– genti dei p11rtiti e <lri sinclacati r►rov\'edessero; forse quella sera 1nolli dei licenziati sj recarono anche loro a ballare in questa o quella sezione di partito; o a] cineina. Ballo e cinema: sembra non esi– sta altro per i ragazzi - e gli uo– mini, e le donne - di Romagna. La politica sonnecchia. almeno in ~upnfìcic. E restano immobili le di– ,·isioni tradizionali: a Cesena, pe1· esf'mpio, Cù d' .Finali è tutta 1PRI, 111 zoua verso Ra\'f'nna tutta PCI ... e queslo ~c11za nessun riguanlo ai ceti o ..,Jassi; l111Li PRr, braccianti mez– za,lri impif'gati laureati; tutti PCI, idc111. E intanto ~uadagnano i cine– ma!ografì ! Forse solamenlc I' Eliseo 11011 in<'asscrà 111::ri tanto da com1>en– sare i milioni (pii, di 100, si dice) gellati~li dentro da un piccolo com– mer<'ia11te di ferr,amenta che sogna l'or•ern lirica (e non ha i soldi pc1· espi-o1wiare l'ultima casa e costrui– re ... il palcoscenico). ·Ma tulli gli al– tri mantE>nµ:0110 hf'ne i rispettid 1>ro– prielari. ,, la genie s'incammina, a ~era, da ogni quartiere ,vers~no <lei .i ,·incmato~rafì locali. Quale gP.nte? La piì, gnw parl(' sono bracciami, inurbatisi e rimasti senza lavoro quando l'Arrigoni smi– se di fabbricare scatolame per l'e– sercito. È una vecchia società, l'Ar– rigoni: si chiamò ClA, all'inizio, e per sua co1pa andarono in malora al– cune delle famiglie 1>iù note della 537

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