Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951

DIALOGO FRA INTELLETTUALE E CONTADINO C ONTAOINO. - Sci ancor.i col li– bro in mano? L'1TELLF.'rTUAU•. - L"uomo 11011 vi– ve di ~olo p:rne. CONTADINO. - No, :.i<·uro. Ma con un pcu,o di (lane sono pili buoni la salsiccia, il for111aggio cd and1e b galli_ua. Pm•cro pane! Perchè ogni :.,:iurno. ad otf' fisse, c"è chi lo trova in ta,•ola. con compana– tico vario cd abbondante, Jo i:i di111N1I i<·a e dispn•zza. J I tempo che non .!-i 1mssa a luvola par giu– :,lo, poi, rhc \·acla tutto in pensie– ri ed otCUfHtzioni r-hc foccian di– menticare rhc al Ct'ntro del corpo e della l'ila abbiamo la pancia. ro 1wrò non dimcnlico. Quando non ma11gio o lavoro o dormo. O cligrri:-<'O o fabbri<·o I' a1)petito. Vedi. non c·i ho solo la 1rnncia mia da pcna:are ma pure quella di min moglie e di lr(' figliuoli. JYl'F.LLE'rrtJAI.E. - E vorresti che si vi,·a c·o~i, noi uomini, per la pan– ci<t i;;olo, ,·ome gli animali? CoNTAD11'0. - Se l'aniurnlc pensa tanto alla pancia dei suoi comi' alla sua io mi Jevo lat1lo di cap– pello all'animale. Sono stato gio– , ane nn<'h 0 io. Ho imparato a spc- 532 ~e mie come 11011 c'è niente di più stupido rome il crcder.:,i intelli– gente. Quamlo per l'intelligenza si dimenticano i bisogni corporali la nalurn non scherza, 1·1· lo fa pagar caro. lNTELLETTUALE. - Dimmi addirittu– ra che sono isterico, che mi sfogo coi libri pcrchè non ho fidanzata, 1·omc una donna rimbambita si sfo,!?a coi g:utti perchè non ha ma– rito. CoNT,\DJNO. - Non dico <1ucsto. Ma un !!:io,·ane c·ome te che viva ,.o– pral-utto cli libri e pei libri mi dà rimprt'.!>Sione di uno che in fondo ei sappia inutile tanto :igli ahri come a SC' SICSSO. [NTE:LLET'l'UAI.E. - Fammi il santo piacere .... Son gli uomini conw te che sono inutili. Anclie un a..i– no lavora. E una macchina ti [a oggi il lavoro di cento uomini umt volta e molto pili presto e con pii, f)recisione. Mi dirai che e-i vuol .!-emprf" un uomo che faC'cia la, O· rare l'a~ino o melta la IIHl<'<'hina in molo, e sta bene: quest'uomo c'è sem1)rf". Ci son piÌI uomini cht> macchine ,, il farli non ricltiedf" -~vecialf" nbili1:t. Vuoi dirmi che

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