Volontà - anno V - n.8 - 1 maggio 1951

Co111t· .. ono primitin· lt• loro a– hi1:1zioni etl il loro modo tli vin_'r('. <'O"'i 111 loro economia. Lu trrrn ,•if'– ne ancoru luvoratn ('011 gli arntri di lej!nO. ,·ome duf'mila anni fu. Aneli<' lu pastorizia viene csercitatu ron 1nc1odi nntic1uati. Questa situazione nti:-crl'vole ì· lu <·onseguenza dclJ'j. solumento for-ullo in ,·ui sono lu– sciuti <ruesti ,•illaggi. Probabilmen– te . .!-e non Vi ro~se e;talo \UHI 8CSS8U· tina d'anni ra il taglio delle ricche fort>fllc che qui 1>rosperavano non csi-ilcrehbcro ora neppure le impra– ticabili mulattiere che sono le uniche vi(• ili comuuicazionf' Ira un Nillag– gio e l'ahro. E questi contudini a– vr:.111110 pur pagato iu cento anni tanto in 1.a8ie. da poteri-li costruir" unti strada! ln conseguenza di quest'isolamen– to si verificano in questo stesso se– colo di .e lumi » dei fuui che lf~– rcbbero còncepibili per l'età del1a J)Ìelra. A Lodè, un paesello situalo pro– prio tra queste montagne, spartiva– no ancora il grano, non molti anni ra, con le tazzine da caffè. Quando per la prima volta videro un tale che clivideva uua certa c111antità di 398 frumento lutta in urnt volta cou un recipiente maggiore tli misura adat– tu. c:lif"'dno in esclamazioni di stu– por(• l" di ammirazione per l'aulor,· cli t:11(' proclczztt. Aucora oggi vi SO• no d,·11<" person<" che contando non, vanno ohrc il ,lic,·i. il 1111mcrodel1r diht. Li· 1, •tutori1i1 1► di llonrn non so– no ~tale cnpLH'i di 1•liminorc nè di nllt•nm:m" la 1·onclizioue ili arretra• lczzu iJHl\1'1110-:.1 l'Oi-i iliffu-:a in c111e- i è :.avuht l'i-itiluzionc <li :alcune ..cuolc- che però non riescono nem- 1111·110 a diffondere stubilmente la capLu·itit ti-. leggere e scri,•cre. Il nu- 111no degli analfubc1i rimarw anco– ra ultu, p1·r il numero iua<lcguu• 10 delle ~ruoli· c d"llc classi. 111 que~li villaggi. in genere. una mae– ~1ra deve provvedere <·on mezzi di fortum.1 ul (unzionamcnto delle pri– me Ire classi: 111al'alunno che la– scia l:.i scuola così pre.'IIO. vivendo poi stacc-ato 1lalla ,•iUt ci\tilc. non ha pii1 la menoma possibilità di u– sare e consolidare Cl1 aumentare le coguizioni actJUISrte: dopo dieci o quindici anni i} di nuovo, prn!ica– rnentc, 1111 annlfobc-1a. I110hrc, la po• vcrlÌI di qucstl• popola~ioni è tale che llll fanciullo anzichè u scuoln viene mandato dietro alle pecore od alle capre. r)Crchè aiuti anche lui, la famiglia. per <1uan10 può, a sbarcare il lunario. Chi può restare indifferente quan– do sente o vede con i propri OCt".hi uomini donne fanciulli vivere in condiziou.i inumane? lo Stato ita– liano, che ha sprecato favolose ric– chezze in infam.i guerre colooiali, dà in queste terrt> In dimostrazione

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