Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951

ma la urnggior parte dei i,ac.i6sti, ~ non 110110 •politici»~ di solito sono Jei nonconfonnisti. Era lo stesso di– sagio f'he proverebbe un politicante italiano per qualcosa che sembrasse insulto anche non grave al Vatica– no. Pcrcjò all'atto dell 'anuisti.1.io ,,i fu uu'umnistia generale; tutti gli Obbiettori di Coscienza furono riJa. M'Ìati, e la coscrizione fu, ad ognj buon conto, abbandonata per il tcm• ,,o di paf'c. Sulla ~lrada a11erta con l'obbif'zio– nc di f'Oscienza dai pacifì&Li cristia– ni, t'd u f'ausa di tale a1:terlura (al– nmi negano <1uc&ta relazione, mu io lemo i·lu· 11i11 proprio cosi - e d'al– tru p11rte b11stu confronlarc l'e&11e– ri1•111.11 inglese ,:on quella d'altri pae– .!li per 11w·rne una verifica), ccntin11- iu di tocialii;1i, Jj nm,rchici e di al– lri si 111:mlcnnno fermi nelle loro 01>inioni contro la guerra, fino al punto tli andare iu 1,rigionc o di af– frontare lf' puuizionj militari. Ciò ha la~iato una certa im1,ronta 11ul movimento ,·ontro la guerra in Gran llretagna, c.ioè i,ui sociali&ti di sini- 11tra e sugli anarchici - l'idea ('he la 1011a conlro la guerra sia limi- 1ut11alla obbiezione di coscicnzu. J.,,cnin mise in ridicolo •1ucsto eug• g(•r1111cn10, r••~pingcndolo eo111e un non eClbO quacchero, e i,O~teucndo invece la • 1•ro1,aganda tra le fon.e armale ,., Tu11avia. la realtà ci mo– ,.1ra che c1uesto at1eggiamento è di soli10 la scusa con c.ui si coprono le persone che preferiscono mollare •·d ('ntrure nell'esercito piuttosto che 11ffron1ure le conseguenze d'un atte~– ginmenlo divi:rso; e 1mre dalJn real- 1ì1 F1appi11mo 1·he la propaganda fra lf' forze urruntf' proviene dnll'ester• no e non dall'interno. lo personalmente ebbi a stupir, 310 mi della disonesta di certi tr0Lzki11ti l'l1e ho conoscjuti llurante la guerra scorsa: ess:i schernivano l'obbiezione di coscienza, riaffermando vi\ .1t-e• mente il le11iniim10 ortodosso. e quindi non affrontarono nesgun tri– bunale perchè ~urebbc stal11 mm macchia nella loro vita di rivolu;,io– nari - ma tuttavia rilcnncro (con ragione, mi pare) che non era 1)oi male imbrogliare l"eserc.ito 11-imulan– dosi malati o faccnd~i destinare u impieghi riscn•a1i - con c.he ,li /rii• to essi condussero la loro propagnn– da dall'esterno 1mr c.ontinuando a negare in teoria che ••iù fo~ llossi– hilc. D'altra parte, sono s111to e~11al- 111en10 colpito di molti 111ili1an1i 11- nnrchic.i, i tJlrnli sembnwuno per– ,.uasi di :l\•er conrlo110 unu lottn ,·on• tro la guerra ,,er il solo fallo di es– sere comparsi davanti ad un trihu– nalc cd es..~re stati Cl!4"ntati: il che ,.i 1n1ò dire a,•erc fortuna. nrn non i· l'ertamente lotta - ed è 1no1,rio in\'eee il camminare nel :,oleo a1ler- 10 con la loro azio111• d:1i 11:u::ilì:.ti cristiani. \'cll.1 eec.ontlu gucrru mondiale l"obbieziouc di c·o~cicnza :,i svilu1,pò ,.,•eondo fonnt• nolcvoli: non for– ~ cosi :11npiamc111e l'OlllC jlClk•ano cerli stranieri. uè co:,ì illu:,orie ,·o• mc ritengono altri. Credo che <1ui in lnghjherrn ,,'è una clO('ililà me• dia. ed un militarismo radic.ato - per quanto ne dicano gli upoloµ-i– s1 i del nostro paese a Il 'estero - che S(>iegano c.ome mai tale me101l0 ab– bia poluto 01>erare. Se qualcosa di nnnlogo avesse potuto funzionare in hulin, mi pare dubbio che l'eserci– to avrebbe trovato reclute. Cli at– teggiamenti borghesi verso la guer-

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