Volontà - anno V - n.5 - 1 dicembre 1950

i:1iamo 1>rc1rnrando t·· clH' Ct'rchcre1uo (I; dure in s111mp11 al più IH<'slo. Al– lora 11011 si pnrlerù 1•iù de L'Orolo– gio: però è <1ucs10 il libro che ,·i h·1 fallo 1•iù acul:uncnle scnlirnc l,1 n<'c•cssilù di ripensare gli anni tra– scor!-i e di d<'dunw qunlcosa di :-e• rio. 11011 !(• ~olil<' sciocd1c:r.:i:<' 11 ba.••· di. mal<·dizioni conlro gli Stati Uniti. o la Ru11sia. o il Vaticano ... nlnlro la pott•n:i:11 del dollaro. il trrror(• drl– l:1 Sibcl'ia o la 11 1aledi:r.io 11r di Dio. Siano dtHllfllC rf'S<· grn:i:i{' all'Ur,,. logio. d1<' 11011ostanlC la su,1 111i~11- manin <'i ha portnto n _1!.llardart•;!li anni lras1·ori:ì con 0<·chi umaui . .''1'011 Ì! poco. <· 1H·rsi110 un va11aJ!.lorio:-o f•C'111eci dit"ono 1·l1c 1-i.1 C.1rlo L<'"i donrhbc cSH'l'llf' sod«lisfnllo. CAllLO DOGl.10 INVASIONE DEL TIBET Il «Go,·erno popolare centrale» della «Repuhhlica popolare dcliii Ciua» nrlla ,:ua ri~1wi-1aalle noie dd «Go,·erno dell'India» (che hanno tcn1a10 iuvauo di !oolahilire il rliiaro fono che « 110n ri'è swta 11e.ss111111 pres.~io11e e 11rst,;1111<1 pro,:IH:(l:iime 11i• "lc,11111l1r" ricorso ,1 metodi ,w11 p(tcifiC'i d" parte dei Til,ellmi», e che <1ui11diil «l1,,;i11imo desi. 1f,,rio tl('/fo m11mwmin til,etimm c,,iro la sor1ro,1i1à ci11cse» 11011 (<O/Ire flfr111111 ~i11!/.ti/iN1• :io11c "Ile nper11:io11i militf/rOl llcll'eserci10 rinese contro i 1ihctani) ha ri~1><1s10: « il 'I il1et t' 111111 J>llrte. i111cgrolf' del tf'rritoriu cinese, ed il problemn tihnmw Il' ì111,,rn,111•11te 1111,, /11ccf'l1d11 i111cr1111 della Cimi ». Bei ,liscor~i, di Governo a Go\'Nno. ed i :t01>oli ne i;ouo p,..rlusi. Nc!<,-.11110 u1Ò pcn.:are di difendere la 1cocra-iia relii;itt~a che ila millenni cserl'iia uno i;latieo 11redo111iniosul po11old tibctiano. Ed appare ehi.1ro che, conmm111e l'azione tlcl Co,•erno «11opolarc» cinese si sviluppi. hl prcscn-ia di un esercito ci11e1<cnel Tibcl. 1·011 il ~110~forzo tli J)rOJJaganJa e so1irutu110 con I.i rottura della proprictit terriera i'hc esso rcalinerà J>Cr1oglicrla ai corwenti c Jarfo ai co111a1li11i (onJe 1:oi-tituir:.i nei con- 1:1di11iuu:1 sti,bilc h:1se per il !<\IOsucccJen1e wedominio). 11-enercr:, molte «110,•it:"1», 11011 tutte callive - :mti, mohe buone. l\13 il mondo ~ cosi 11ano oggi che s'ostina a pensare rhe il male ~i vuO c1o1irp3rC ~olo col male. Ad un a~sassino bi,.ogna opporre 1m :ihro :1ssa.i:~ino. Ad 11111ire1e 1111 ahm 11re1.::.Ad 1nm rcligion.: un'altra religione. La storia si ripeterà 11cl Tihcl. come in tutla la f.in :1. I prt:li delle lamasserie perderanno il loro 1)otcrc p-0li1ico, il )oro predominio: ma in loro luogo si assiJcranno i prcli del comuui,.1110 diuawriale tua• ~i•hcra10 in «Go,•erno popolare•. E poi? L.t tlomamla rimane a11erta. Noi simno cosi l0111:lni dal Tilw1 d1e è ~ciocco chi trw noi stlourina sui 1irohlemi di 11ucl 1rnese, foccndosene ,;:lrume1110 1><:rp;1r1irolari intc111i 11ro1iag:unlis1ic·ides1ina1i ad agire c1ui. :iur:wer~o il cons111110Jocalc. i\l:i noi la poniamo, la domanda. Per riaffermare l'11111a11ità 11rofonda tlcl nostro :illcggiamcnto. 1·hc in lnlti i problemi non si illude di « ri~olvcrli ». ma anzi li m:111• tiene aperti a i<ohn;ioui di libertà, evitauJo il par1cggiorc 1>er l'urw o l'altra delle «11ote11zc»poli1frlie, e co~i conscn•:,u1l0 per l'a,·vt.uirc il ~eme 1lclla Jibcr1i1. 237

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