Volontà - anno V - n.4 - 1 novembre 1950

NOTA SULL' UGUAGLIANZA /3 ·UANTF, VARIF.TA ' di llf.!twglim1z<1 cou aggettivo, nel. JJCmicro um,1110. ~ Ug11aglhm:a gim-i</int. Ug1rn;rlitm:f1 di Sllfl/lOSli ro11111(1rtcl'ipi in 1111 unico ·""f~p<>Mo Comrntto Soci1,le doi ccu(occhi e d11llc mili<· brncdo. f!guaglin11za. affermala' di fatto entro lo Sta/O .. -.ccondo lo !}tnto - cioè subordin.atn alle forme della Legge .. Cara a chi è (1>ersone, W"Pt'i J lo rato, a cl,; comanda i cong<'gni ,eiurhlici 11ci <Junli l'aflcrmato U!fllnµlim,– :a s1usistc in teoria senza i11tcr/crirc cou le pilÌ hruwli i,w,111ità (li fntto ,lclla 11ita </UOtidiar,a denc per.-.mre e ,lei gruppi 11cllc ,·01111mità reali. lo la rifiuto, questa « 11,z1u,glia11:11 1 ,/i Ro11ssen11. e di Jelfcr.wn - fH.!'" uoi for.,',mchc di Mmmier P di C11rvic. Ut!11aglim1:;(I. religimn. Ug11ag/i(ll1zo di s11.pposti. fratelli 11111ifigli cli 1111 su11posto Dio, col criterio ruttolico della. pseudo-1.ersona a111wrw1anellu comunità dei fedeli. Ug11a,:fia11:aalfermalll. di fallo e11tro fo Chiesa~ nelle /orme e nei limiti che la Chiesa pone. e/re presu.1,pmu? quindi l'accctw– :ionc della Chiesa - cioi- d'una JtCrarchia di. per sè :,te.,;.otr, mlli-ug«llliw– ria. Uguagliar,:.a ;,, ww :1llf'l"'·-c'" « vita dcll'anim" », mn cmulucente <1 !f11bordi11a:io11i ben determinale e acl ubbiclien:.c a:1SOlutenello vita r<'(lle. uelte or<linarie rela:ioni trn 1terlm11e e gruppi entro le comu11itrì re(lli. Co:1i, ·"osteJ!II0cli fatto delle i11e<111i1à sociali. nello .~te$5otem1x, che pr,•~1<, una de1,·o:io11e JJf1rame11tevcrb<de alfo 110:io11e cli 11gw1,rli(111:n. Anche questa io rifiuto. quest(I 1w1t1 per noi cou (;woì. ed og)!i di Pio Xli o cl'altri grnndi preti mwlo,rhi. U;:uaglitm:a politica. Uguagli(l11:t1 <Jtwle supposta 11u1tt1 pot.en .::.iale !H!,. n.~.oteritiprovvisori rapporti umnni di comando e d'ubbidie11:ll. Or1to;:lin.~<1 alfer11w:io11e ciel/a mia co1•cie11zc1 dei fini, simulumea con la 11egt1:i01wdi tale coscie.11zanel mio pru:($imo che pur a/ferma a mc uguale~ e voglio ,·011• durfo o uua comlizione di u1maelianza in allo. 111<1 e.~igo intanto rlie mi c,·ecla che mi ubbidisca che <1gÌ,'lf't1 .~t.>co11do i miei precetti cd i miei or– dini. Paradosso. Sede delln co,,tradtli:ione viù 1.erm.anente tra i mezzi. ed i /ì1ti, dimostrazione della ·vm,ità dei fini pensati in fa11ta.~ielo11tn11ea so.~,e- ,rno ,li un'azione !WCialcconcreta cfo essi difforme. · lo la rifiuto, <Jlll!.'~tn ug11nlia11zfl tli Robespierre, di llabeuf, oggi di Stalin. In rifiuto. insomnw, tulli i veli ,li belle parole. o di l,elle. hlee ( e nw– Rari auche, talora, di bei scntime11ti e di bei f)TOpositi - ma illu.wri) '"1,e

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