Volontà - anno V - n.4 - 1 novembre 1950

ANNO V "· .. 1 novembre 1950 BATTA GLIE D'AUTUNNO L A w: UAT"l'ACLIA di se11c,nbre » l11ncintn dnl PC altrm·cr1'0 In C– t~IL, ('(I allu quale hanno aderito n nuili11cuorc 11nchc le uorg1111izzuzio11i ilindncnli» dipendenti da nitri Parti– ti. s'è chiusa nel modo prC\<'dibilc: ('On u11n vittoria-sconfitta. 1:onsncrn- 1.1 in 11ccordi espressi dclibcrntumc.n- 1t• dn rrnsi cl11s1iche per con:.cntire ui !unzionuri sindacali di 111sulvurc lu (.acci111t. cd agli industriali di avere 11111111no libero» nelle focccndc delle loro imprese. Non intendo discutere qui tali ri • ~11h11ti. nò tnli accordi, uè rcvidcn- 1(• di1•crulcmm dalle dirctlh•c del– l'imperialismo russo per lc (<ngitu– zioni operaie» che la CGIL ritiene drj::nc d'interesse per i suoi Uflici S1udi. Mu sì vorrei richiamare alcu– ni 11i,1pct1i carntlcristici della vita ita– linnu d·o~gi, ni <Jtanlidi solito si prc– slu JIOC'U ultcnzione. I: Le • grandi aziende ., Lt~ ugitnzioni siudacali fnnno levo .~ulle i.olc 11grnndi aziende». S'inten– de: 1•erchè è solo nelle grnnd i azien– de• ('hc i luvorntori sono rigidamente intruppati, ed allenati a(I entrare cd Utcire in colonna dnlroHiciuu su or– dini superiori. g· forS<' logico. Ma è r.ugionc\'olc? S'è parlato mohn. in questa bul– tuglin di scttcmhrc, di udegunmcnto dei salari e di rcgolumentnzionc dei licenziamenti. M.u qunlcuno l111 del– lo forse che unu adeguazione a ro– \"t•scio è di fatto giù realizzalu, e con– tinua a progredire all'indietro, per il numero enorme di lnvorutori ita– liuui impiegato uellc piccole e mc– dii· aziende. nelle 1>iccolc fattorie a– gricole. in tutta In J)Urlt- d'Italia (cd è 111 maggiore, di gn111 lunga) eh(' sl,l ruori delle 11grnndi azicmle)l? Che importu ui dirigenti sindacali se aumentn In fomc per In povern gente che luvoru in gn11)pi 11ic,·oli. gli operai delle Jabhriehcttc mcdi{' e f)iccole. gli artigiani. i braccianti dei villaggi sparsi nell<- campagne del centro e del sud. i 11rof<'F-sionis1i e I in l!Cnere i ceti mcdi restii alla diseiplina delle u orgnnizznzioni ». 1ut1a la Jt:Cntc che l11vora in condi– zioni poco favorevoli llCr l'intru1>– pnrncnto in visln di «n:r.ioni di mns– sn»? Essi non ~ervono (ai fini del P:.irtito): perchè quindi occuparsi di loro? -161

RkJQdWJsaXNoZXIy