Volontà - anno V - n.2-3 - 1 ottobre 1950

Ile., indirizzo nlla ~ua energia, a tro– rnrc nuovi e soclclisfaccnti shoN·hi. '( La clisciJ)lirrn >l, si11 cs.~a rimpl'O· H·r·o o punizione. è p<'l,!'.gio d1f' inu– tili·. è ,·omc clan• 1111 pur~unlc ad un bambino affcttçi da appcndi<;itc; ;':q111cndicitc dew.· ,cnirc cliagno– sticata e l'uppendice va asportata pri– lHit d:f' cssa vada in suppurazione e U\l\;el('ni il corpo. Così, la causa d,·lla delinr 1 ucnza dc,e prima w·ni– n'. iu,ti"iduata e quindi rspcr1a– mc111e rimos!!a. La delinquenza O il l'Omportn– mcnto immorale può tuttuvin essere tlo"ulo in parte a una specie dì immaturit:ì, n un insufficic111c svi– h11>POdel carntlere. Si può dire che il curnllere abbia due dimensioni. l.ungimiranza e interessamento so– f•!rdc o altruismo. La lungimirnnza signifi(·a un as– s.1i vivido l'icouoscimcnto dei \'alori superiori, che pcrmeltc cli sncrifi– •·.:rc tul più pie('olo desiderio im· 111,diato 11cr uml più grande ultima ~oddisfozion<'. Q1111nclo noi ci impo• niamo di alzarci prima di :1vcr !'ì– nilo il nostro sonno. allo !"<·opo cli 1·11111picre un dato lavo.-o che dcsi– d,Tinrno fare, o P"r aclc-mpien· ai no~tri doveri. noi usiamo l"auto-di– ~,·i1,li11ad,c si aC('Ompagnn alla lun– l!imirnnza. Quando noi l'inu11ziamo a,I atquistnr(' quak·h<' ,·osa 1·he dc-– ,-idt·ri:11110 allo scopo di ris1Mm1iarc del denaro pCI' In nostra Iutura si- 1·urezza o jJ<'r quelln della nostrn f,u11i1,dia. noi usiamo di 11uovo la l1111J!i111irunzu. L"inlf'r('Si'amento tooi·ial<', l'uhra dimcn~ione th•l cnra11c1·('. è l'idcn• 1 ifi,•u;rion<' d,·1 bene de~li altri col 110~1roproprio benessere. Jn forma piÌI s1·mplitc. 1111 hnmhino rh<' spon- tuneamcntc divicle una mela o 1mn fclta di dole<' con un altro baruhiuo per il piacer·c di rullegrndo, mostra un elemento di intcrcsi'ameuto so– •·ialc. All'altn1 ('apo della s<·tda (' 0 è il perfetto altruii'mO cl<'lla pNsona che si sacrifica pn < ons<'guire una universale giustizia sociale. Ogni persona ha un cerio grado di lungjmiramrn e di intcressa11w1110 i-Ocialc. li h'nmhino piccolissiruo 1mò guardare in11nnzi a sè assai li– mitatamente. egli può identificarsi ◄·011 uu muuf'ro assai limilato di :,l- 1,·,· persone. onuulmcnlc. come muturn e :tC{fUÌSlaesperienza. il suo orizzonte visivo amnenta in cs1e11- sione e in 11rofonditù. Come pos– siamo aiutare lo sviluppo dell'nl– truismo è m1. problema che vorrà essere trattato a sè. Ma lo S\'ilnppo della lungimiranza e della auto - disciplina che le si accompagna è intimamente legato al presente ar– AOmento della auto-cs11ressione. Per sacrificare il piacere di un momentaneo iuipulso alla soddisfa– zione di un 1•iì1 grnnde de::idc·rio. bii-Ol,!lla essere perfct1::me111◄._• 1·0- seieuti di Inie dcf!-idcrio. Un rnµ:az– :1.1l che sn di desiderar<' una bici• eletta, si sotto1►orrit a una dift•iplinn pc, evitare di acc111is1arf' doki. o c::eguirit lavori nnti llal ici per 1,:ua– d1:gnare del denaro, se e~li dcsidc– i-·1 abbastanza intensamente la bici– detta e se pre<·cnciementc ha la,,o– rato per ruµ:~iun)!:CI'<" obbietli"i 1iiì1 facili. L'uuto-dis<·ipliua è clir<·tla• •rnf'nte pro1,orzio11ata alla intcnsit.ì dd desiderio 1,cr l'ohbiell ivo fi.n:de t· alla 1u·ossimit(1 d<'ll°ohbicttivo ::lesso. E" inv<'rsumentc 1u·o11orzio- 11nta nlla clcsidcrabilitÌI # degli ob– hiellivi ,·hc devono W'nire sncrifi-

RkJQdWJsaXNoZXIy