Volontà - anno V - n.2-3 - 1 ottobre 1950
di Platone: eppure, si bacli, la libe– razione ,,roposta dalla filosofia di Epicuro era cd è più umana, più vivente, persino più scientifica). Ma la verit.ì è che codesto metodo he– gcliano vien detto scientifico e quin– di riuoluzio11urio - da Stalin e C. - pcrchè essi lo applicano a un contenuto prefissato ! Fingendo (con la buona fede di un trausfer psico– logico) di lasciare al metodo la più ampia libcrlà di scoprire il vero (al– trimcnli, eh<' metodo è?) difalto gli danno in 1Hlsto un materiale già scelto. e adclirillura biasdcato ! Tipico, <1uel che sc1·ive Stalin a pagg. 338-39 <( ••• nellu. vita. ,wscc il prolet(lriato come clo.~se ,, creecc. crescerà sempre, e vincerà anche se oggi è debole; « ... la ·borghesia. vede mancarsi gradualmente il te,·– reuo :;oUo i, piedi >l e (e ... per quan– to forte oggi sarà sconfitta nel futuro. Pcrchè? pen:hè, domandiamo? In– trepidamente ci si risponde dir. ((tut– to cii, che refllmèute esiste, cioè tut– tu ciò che di giorno in giorno si svi– lupp" (il 1,roletaria10) è rn::io,wle: tutto ciò che di. giorno in giomo si decompone è irra::ionale e non sfu.l{– girà quine/i. nllc,, sconfittn ». Tutto ciò che è razionale è reale, lutto ciò che è reale è razionale, diceva He– gel; ma già sessant'anni prima di questa polemica Vissarion Beliu– skji, il grande critico letterurio e uomo libero russo, aveva avulo il dubbio che l'hegelismo - appc• nu penetruto in Russia, desl i• nuto a lasciarvi orma amplissima - concludesse cosi: se in Russia c'è lo ('Zarismo, vuol dire che ci deve es– sere, e amen (accettazione del « rea– le)) ,·omc ,(razionale))) cla <'UÌ il conclusi,•o amore pt•r In 11 Sanla Russia l). Ch" è un risultato da esa– minare oggidì quando viene il dub– bio che a (jUesto abbiano nuovamen- 11) portato !(, idee leninstaliniane. Che cosa è razionale? ecco quel che bisoj!;na dimoslrare. Che cosu 11011 è razionale? che cosa gli uomini debbono cercare di fol' esistere? E' ]a 1·isJJOSlacli Tiakùnin a Tielinskij. Ma µ;ià! Hakùnin conos<·evu bene rlwgclismo meulre pare che que– !<li anurd1ici. con Ccrkesov ullu lesta. lo dispt·f•zzino a priori. E veramente questi concclli riµ:icli di « proleta– riato >l e di 1( borul,e.~irt )) 11011 hanno falto una bella ·fo.1e. nelle analisi marxiste: <:wilc proletarialo vince– rù '? </twle borghesia sarti sconfìlla '? A11em:io11e! il noc,·iolo della questio- 111: {fUÌ è. Valf' a clirP. il prolelariato - e parimenti la bor;i;h<'sia - non sono recipienti dal contenuto obbli– µ:ato: denlro l'uno e l'altra ci può stare quello eh<" nou ti nspetti. l;i;no– rundo volutamente questo fatto es– senziale, chitu1cndosi o<·chi e o,·e<·– clii, i ruurxisli di parie bolsce,•ica hunno fìuito cou l'adopenu·e i re• cipienti e i loro info/ici contenuti a llltt'(lltro fine che quello della li– bertà cli, 11111.i. Gli anarchiei georgiani a lor ,·olta pare accusino la dinlellica d'esser <<metafisican. Una accui1,a che, come Stalin rileva, nasce da osscrvuzioni di Kropotkin emesse proprio in \Ul testo parecchio parecchio metafìsi<'o: 1,La .~cienza. moderna e l'anarchitrn. Stalin si scandalizza. 11aturalmcn1e. E il bello è che. an~ora una volta hanno ragione '(C torto) tutti e due! La dialetlica era effettivamente nel suo nascere un me::::o per ]ottare I Il
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