Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950
dellt, persom,lità. e il diritw di es,-,li– ct1rsi 11(1t11n,lme11-te. Nello stesso tempo, 11011 se ne /(I fo molln se{[re– lll del vivere, otlrnverso fo pu,·i{icll– =ione stessa del. concetto e delfo fun– =io11e,lei. lavoro. Non è assurdo i11- fotti. stabilire nelfo società borghese un t'(LJ>J>Orto r.,·asesso e lavoro (com– pern del sesso ltttraverso la poten:a di guacl<tgno), che nel. kibbuz è can– celfoto. Il caso della ragn:::.=t1•11wclre li perci.ò posto nei suoi limiti obiet– th-i: può essere cri.ticato per le ra• gio11i. che lwm,o condot.to (llla nrn– ten1ità (e irregolnre », non per la maternitcì in sè. Ll/. madre co11ti11mi ad essere 1111a. lrnverà che lta ,wuto 11cl suo bilancio pri1,v.,1011111x1ssivo amoroso. Il figlio è 1111 b(lmbi110 for– matosi fisiologicmne111e come !{li (dtri. 1 rnpport.i tm 1o haverà nwdre e i haverim non mut.cmo. Tuttavia questi ccisi., wwhe per l'asse11:::.a del– !1occasione romcmtico, f)(1re 11011 siCl- 110 frequenti. LA, libertà di unione e di sep"ra:::.io11e e l'opi11io11e degli altri costi.tuisco110 ima solu:::.ione sptmtonea del. problema. La famiµlia 11011 è così affatto ab– bassata 11el .<1110 compii.o di cntc,li:– zotore primo degli el.em.e111iiudivi– d,,oli; « i kihbuzzim piì1 solidi si sono rive1uti. in un scmo so<·iale. ~mclii con un rnaJ;gior 1.mmero di famiglie stabili, e il minor numero di celibi e cli nubili>)"). fooltre u la pressione della pubblica opi– nione e la sna gelosa osservanza cli altri C'oncctti morali ( ... ) ha njtito · 1:f':''r<' 13 'lgni forma di irresponsabi- lita » ). I fidi che rappresemo110 il punto tt • ") vedi noia 12. 776 di. fusione dello fa111iglin hw11w (111- che nel kibbuz /a. loro 1x1r1,eimpor– lt1111.issim,1. <( La reale aristocrazia del kibbu: è rnp1>rcscntata dai suoi bnmbiui "· ( u) ù.1 vita del kibbuz si svolge imomo ad essi, rivolge ,ul essi fo prime cure, ripone in essi le sue pi,ì /ort.i speranze. Nei kibbuz– zim pi,ì poveri, do·uc gli olloggit1- menti sono costituit,i d(I baracche, spesso soltc111to '" cllso dei bimbi è in m(lttoni. Un'alta percentuale di i11segun11ti e a.1si.stenti spccioli:::.z(lli. è ossegrwt" loro (circa una lauorari– t.e ogni tre bambini); per essi sono studiai.i. i più moderni. e prOl{rediti. metodi di. iuseg11amento. « Per va– lulare il sistema educativo nel kib– bu::. è necessario precisare alcune premesso basilari: o.) il hibbu: è ruw. comuni.Là rurnl.e e non 11rb(l11a: b) esso è essenzialmente agricolo t' non industriale: e) esso è esseuzial- 1.ucnte <lemocrn1 ico e non autorila– rio: d) la democrazia del l,·ibbu::. è basata su termini 1>oli1 ici, econo– mici e sociali, sull'cgunglianza tra i sessi. e sul massimo cli libertà per i suoi figli enti-o questi termini; e) il 1,·ibbu: si considera come l'a– v,111guarclia cli una fcclernzionc na– zionale di unità simili che lavora– no verso uguali obictti"i » n). « J bamhiui 1101.1 vanno a scuola. vivono nelle comunilà dei bambini che sono un modello di quello che deve diventare il l.·ibbuz ~)' 8 ). Co– sì. all'int.er110 di <mesto comunittì. secondo 1111 pri11ci11io educativo che si nllarg_ll le11tame11te nel mo,ulo borghese. i raga:::.i .si (lbi.111a110 C1lla res,xms(lbilit,ì imli.viduale, ,illa as– snciazio11e. all'i11i:iati11a. allo svi-
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