Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950
,:1e1,111011el 1c successo ecouornico o cli potere». /)(l 110ftll"e che non sem.pre que– stu sicure:::za .'ìi. identi.ficn co11 wi livello di vita r,/t.o. Le necessità dc.I gruppo possono an:::.i imporre tm li.– vello di vita basso e wluolta molto b(IS,'>O (c<1so fret}ltente agli inizi del– fo colo11i::::::.azione). 1'uuavia, <J1w11- do questi garantisca il minimo, non iuvc,lidll gli. effetti. suaccemrnti.: è c,,:cettmo, oltre che per il .~enso di dovere verso la proprio I posi:::.io11e cc pio11.crista. » (che fornisce l'el.e- 111e1110 icle"le e la rngio11e di vil<I necess(lrù,.}, anche per quel senso di maggiore legame tra individui ~h. comuni posi:::.i.011i, ecce:::.iom,li, ( e se11- :::.~, privil.egi o differeu:::.e) che si ve– rific<1 11ormalme11te nei. 1>eriodi di c,isi della socie1.tì. (guerre, dis11s1.ri. eçc.). In tce11erul.e le, situa:::.ion.e im– pedisce che si formi. In psicologia ddl'i11capacittì, del ·vinto, in quan– to non esistono schemi. fissi di. vt•· l111a:::.io11i della pmd11:::.io11e lel sin– golo, 11ll'infuori clell'opi11io11e dei comJHlf,!'li, che si plc,sma sul. caso i11divid1wle. U.1. aboli::ione della. rico1111Je11sfl vfl tut.tavia collegata. st.rett.mne,il.e a1la aboli::ione della. propri.et.i,. cosi ri;:i– da nll'iuizio che a11che i 1,-esr.iii era– no distribuiti. secondo il. bisoww, nw 110n /ocevano varte di un corre– do 1>erso1wle: e alla co1111mi::::(lzionf" della vita si,io all.'estremo 110ssibile. per cui. refett.ori, dormii.ori, lnoglti. di riw1io11e, bagni. collel.ivi. sonn la princip«le C(lratlerist,icct ,icl kibbuz. Soltanto ultimamente, nei kibbuz– zim vi,ù. riccl,i, fo (lboli:::.io11e dello proprietà lw <1ss1m10 il corattere pii, 14) vecli 11013 13. co111ple10 di. abolizione del wivifc~ gio particoforc; cosi si 1.c11dea co,,– cedere 1111(1 pi,ì larga porzione di og– gct.ti . di posseS!JO persomile, purchè <111est.i pOSSOllO essere foruiti " lltlli i membri del kibhnz. ,, La kvutz.ì ha eliminato In lolla economica i11dh•idualt> corue fo1tore determinanlc delle relazioni ,,er– sonnli. Comlizioni economiche diffi– cili del gruppo possono certamente remlere 1>iÙdifficili anclw le rela– zioni tra i vr.ri membri, ma l'espe– rienza ha dimos1rn10 che per lo più In teusio1.1(' dei rnpporti tra i vari membri t1011 ha raJ?:ioni ec·onor.niche mn diu<"ndc dn cause psicolo~iche o dal rila~amcuto dc~li ideali collet– tivi. L'emancipazione dell'individuo dalla lolla della concorrenza e tut- 10 ciò che questa emancipazione im1>lica couduce iudubbiame111e· a ur? elevamento delle rclnzioni rec-i– proche >> u ). U, fri:::.io,w frlt i vori. membri, elemenlo i11disp<msabil.e ,dia vito del gruppo (e ,li <Jmilsiosi. gruppo. co)ò:filliito per q,wlsiosi mot.i-vn) è assicurata d"llo spirito di. emula. :::.io,ie, d(llle diverse opinioni t(lnto ;,, moterio <lire1tame111.e ri,:;uardcm– te il kibbuz quanto in nlt,·i. compi. dulla 11ecessillÌ miche di. su1iernrc forme <leteriori. di i11/l11e11:::.o <la pt1r– te di />Crsonolit.à pii, forti o <li (ccric– <"11c» format.e istintil)(1me11r.e, o se– ~uendo 1111 calcolo , da fllcm,i hn– verim. Si v11ò in/fil.I.i r,s.'ìerire c.he , se fo. abol.i::io11<' della competizione eco- 11omica lw 10/to 1r, caus(l maggiore di lorta tra i,idivi<lui ·e fo ctm$l1 princi1wle di i1wsprime1110 di fot.- 773
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