Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

fosse venuto in mente al P11bblico ministero di richiedere il rinvio alle Assise con il. motivo del (< fine sedizioso>, perr.1,è il. Rusico ,weva. clicl1forato cl,e sperava che, al suo gesto, il popolo sarebbe j,rsorto per soliCW.riel<Ì alla Spog11a elci liberta,-i. . Forse i. giudici vnlevm,o essere i11d11lgc11ti, 11w 11011-ltisciure che :;Li imputati dessero al processo tuttt,. l'am.pie::::a 1>01.itica. E in questo cuso lrnmw vinto gli imputati., perchè rischiano molto di più, ma di. loro si è /K1rfoto e si 1xr1·lcrà,e molti. riflcttercumo e /orse 1111che1ror.:era11110 ,mitt,– tori. Ma, come ho detto, al disnpn, di. <11ws10,che è un problema della siusti::ia (se Graziani ha pot1110.,piegarsi e flutodi/emlersi per mmi, pcrch,! 11011 sentire quesr.i. giovani con compre11sio11e, ricordando clic vi. son.o <le· l.i 1 1.i clic nessuna legge punisce, pe,-cl,è commessi dagli Stati,?) e al di.~o– r,rn delln stessn <Juest.ionedella Spogm1 di Frunco, c'è un più elementf!I"<' !>roblemtr. Non imparer(l1111nmui, le cfossi "a.~sise », coloro clic 1"iW11go110 tli overe diritto ereditt1rin 1,lh, sicurc::::ll, {I c"pire gli altri, <1uelli che clu11-> :utto /wm10 Sl1lt:a10il. 11os1,-o1mese 11ella ctiren::a loro. <111clli che lollr:11() uwgari senza conoscere i precisi confini delle, loro lotta, per c,1mbiare il mondo? Non si. im1xrrerii mai che alle grandi 1x1role, adopernle a spiegare e ,1 . giust.if ,care la 50Cietcì1JOlitica.c'è l/w1lcm10 che dei un senso? Che dopo c.ver spiegCllo per !{li ,uu,i di guerrn che era. wi sc1c1·0 dovere fo rebel,:ionc ,m,tro la t.irmmide 11011 si può d'un trntto chiuder fo porta e <li,e; (( Adesso tli. <111i 11011 passenì pi,ì 1111ll<1 ,, ? La iucompre11sio11e produr.e 1i– ·t·ol1a, e fo mi,wcci(I della ri1;olta produce rxmra. La ,-ea::ione it.,rliwm vi•:me ,li l<i. . <I, « IL i\IO 'DO», Roma. li giu1?,no 1950. ALDO CAROSCI .ARMIDO .ABB.ATE Armido Abba1e. uno dei <1nnllro che liwornuo nel nos11·0 (< Gru1>1>0 Editoriale BL )), ci hn h,sciato. do1>0 un )ungo soffrire. Qui ricordiamo ch'egli è staio io tulli i ctnn1,i l'auimalore della ripresa del Movimento anarchico nella Campanin cd in buona parte· del– l"Italia del sud; e che <1unggiù tutti lo amavano non solo ma lo stimtwnno qnnnti lo hnnno conosciuto, eompngni cd amici cd avvcrsnri. Ln sun diritlurri morale, In chinrezza e la fermezza delle sue idee. la serenità e In costauzn del suo lnvoro, ~no stati e restano esempio vivo 1~er tutti. li suo nome rimane legato ad ogni inizialiva nata quaggiù, e che sia riuscita o fallita o rinrnndatt1 poco importa, pl'rchè egli ,aveva in sé la certezza della villoria che i nostri occhi mortali non vedranno, ma l'Ur si costruisce se Ol(ni ~iorno onestnmenlc e tenacemente bvoriamo senza aspirazioni altre che fare il pro1)rio dovere. Egli rimane cosi. anche dopo la sua morte, uno di noi, nel oo&tro Crup1>0. E pacalo egli ·ci ripete, col suo 1ra11<1uillosorriso: avanli. EDIZIONI RL · NAPOLI '760

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