Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

FEDERALISMO ANNO IV nd2 1s;11iuono t9S0 C"CCO /..,\c/SJl/O}) di modt, . .Attorno (l(l esso si sia costruendo rm. e1111esì• l.., mo mito <tcl uso della gente semplice - che 1x1rndoss<1l111en1.e si ritro• va soprotutto tm gli tcintelle11m1li)), visto che in protico i. più difesi contro gli t1descume11ti /011tost.ici.dei mit.i son tra le persone che lwn per cornzzu. il solo buon senso, 11011 le llrchiieuure ideol.ogiche. Si. semimuto così illusioni d'azione tra. uomini. dabbene, nei <Juali si generci e s'alimenta la sperc111znin un super.St(l(o come p<uwce,, dei mali genernti. e consen;ati e ri,movat-i. proprio dagli istituti in cui oper,mo gli Stetti.. Così essi ,son co11doui. dai. politi.ci, su strncle ben lontcme dC1iloro sogni di e<111ità e di liberuì. F: lffJ!Cnt.e che l'(l,u,,-c/,ismo. pensiero ozionc rN1li.,;tici, of/ra qw,lche ,cagent.e. Ecco un primo tc11LC1tivo in tal senso s'è compiuto tra noi con il I Convegno sul .Federalismo, tenuto a Bologm, attorno ctl 1° mllpgio scorso. Sllppiamo bene: 1w11 è che 1111 tc11tntivo. Anzi, nvvio cl'un tenwtivo~ lfo />(Ire[.!ià.oss(li utile. onche entro ww cO!IÌcl,ill,-a limiu,zione, sol che si g1w,-cli110 i. p,·imi co,it,·ibuti a cui lw dato w,n sede di. esposizione. Ri-,,e– trnmo qui le ,-elozio11i.presentate li Bolog1111,sulle <11wli11011 è SU/ll1possi– liile (i//orn ve,·c, di$c11ssio11c - ed inviotiamo a discut.erle cfoppert11t.t.odove ~; può. Il problema rimane lnrg<rn1e11tc aperto. Anche a tacere d'altri co– me /J1,lm11i11,Malatestt,, Roc1.·er, 1111aprese11ll1zio,ie del pensiero feclera– li.,tll mm può pensarsi s<>11za includervi, cul es., 011c/1e Cattaneo e Pi y 11MfHdl, e Mumford, e t.(ltll.iancorci. /t'fo l'avvio è d(ltO. C11d11"inrndirnlme11te introduce nel discorso 1111<1 a/fer111a:io11e de!la « 1:te1·so,w >) d,e dà per co11lrt1sto i lor ·veri rolori. di illiberltÌ ai rlisC<>r$i ,,seuc/o-perso,wlistici di 1a11t.iche ne 1x11·fo110 entro apptirflti di cl,ie$a e di partito. E per co111roe1;li. flddita con la sua criticfl i mali inevitabili. di ogni -~orietà istilllzio,wlizzatfl, i pericoli contro i q,wli ci si deve difendere qm111doiiutemle pe11sare <i.a.ire per la riforma sociale sul pim,o del.le as.io– cirizio11i e delle com1111it<Ì. /_,(I su(I compllrS(I sullll .,ceno i11tellettm1l.e iw– lirma è probabilmente 11ermolti 1111a .~coperta. come pe,- C. Z. è .'ìlata 1ma ri.scopert11, ed e,f{li od oltri ne dovrà approfo,ulire ovt·ia111e111t? fo presen- 705

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