Volontà - anno IV - n.11 - 15 maggio 1950

1( ••• Lenin i~ certamente un rivoluzio1rnrio 1 ed un rivoluzionario che ha frclla: ma Lenin è un autorit:nio, un fanatico cl1e In i;:toria mcttcr:'1 a lalo dei Ton1ucmada r elci Robespierre. E Lenin ... è certamente un so- 1·ialista, e In quello cht.· !,!:li :marchici da cinquaut'1mni van dicP.ndo che i socialisti farebbero~ mai riuseisset"o ari :trriulTarc il 1>otere... n. lJ. N., 3 SCII. l92I. i< L'organizzazione dei lavoratori in lep:he di rcsistcnz;, è 1.111 mezzo potente non i-olo 1►el' attenuare lo 8frttttnmcn10 padronale urn anche ... per preparare le mns~f' al rovcstiamcnlo 101:dc del sistemn capitalistico. Ma perehè dette organizzazioni po:;.:;:1110 produ1T1~ i loro bf'nt'fici effetti morali e mnlerinli, bisogna <"hc sic-no volt)ntnrie )). U. ,\',, ., :1pr . .l'J20. (< JI sinclnealismo è 1,cr sua nnturn rifonnislu. Tullo quello che du csi:Q si può s,,crnre è che le diormc che esso pretende e consegue siano 1:1li - ed ottenute io 1uodo tale - che servano alla cducnzioue ccl nlln IH'('JJUra– zionc rivoluzionaria. lascinmlo la via aperla n sempre maggiori prelesc . ... Secondo mc gli anarchici 11011 debbono volrre c-he i sinclacuti si:ino :urnrehici ma debbono i1~ir" nel loro ,:.eno a pro dci::li sco1>i anarchici ... ,l. P. I'., 16 ajlr. 192:i. ,, ... Vediamo la f('(lcrazion.-.. del lavoro nc~li S1nti Uniti d·Amel'ica. Esso non fa In lotta conlrn i padroni se non nl'I scuso in <·ui 101111110 due commc1·ciunti i <1unli discutono le condizioni di 1111 t·o111ratto. Lu vcrn lotln la fo (•011tro i m1ovi venuti. forestieri o indigeni. che vorrcbhrro e~~<'l'f' nmmrAAi a poter lavorare in u11:i11dustri:.1 qtrnlsia,a.i: contro i << ,·rumiri p<'t' forza )) che non possono aver lnvoro nf'II<' fabb1·i<-he <"11(• riconoscono l"or~nni1.zazione. pcrchè gli organizzati vi si opponj?ono. f' !!On ,·ostretti ad ofTrir,;i negli opemhops, cioè a <1uei padroni d1e, ribd– landosi alle in~iunzioni dell'organizzazione operaia. ammettono al lavoro i disorganizzuti (' profittano della cir·<·ostnnza p<'r ,.fruttnrli J)iì1 disuma– numenlc degli altri. Quei !'indac:iti nord-americani quando hanno l'ill!· giunto il numero di soci che cr('(lono ~ufficientc p<'r· poter trallare ila pari a pari cpi 11:idroni. ccn·ano subilo d'impedir(' l'ii-4:·rizionc di nuovi soci medini\te taS::,.t.'d'c:nlr:tl.t prnibi1iw· o chiudono addiritlura i registri. e non ammcllono nuove douwndc .... Gli operai qunlifi(•ati disdegunno i nwmrnli: ì hia11d1i disprc:a.1110 i 11e~ri: i •< ''"•·i americani )) tengono come inicriori i <'inni o ~li italiani. et·i·. Se unn rivoluzione an·cni:esc ne~li Stali Unili. i sindaeali forti e rif'<'hi !'arehbcro ccrrnmcntf' <'Oniro il movimcnlo. 1•1~r<'hètcm<•r('bbern pN I,· loro <·nSi(! e per la loro posizione privile~inl:1 cht• si sono assicmalf'. E COiÌ in verrebbe for.:(• :n lnghihnra t• altrove ... )). U. tV., 13 a1:rile 1922.

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