Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

Trcich. Ma 11011 hi:-ogna inga11n:1r:-i. uè la:i.t'iar:-i i11ga111mre.l'ro11rio in (p1c~10 :<1w p.a.-ifì:-1110, i11 <p1cs1:1 sua lolla 1·011tro 01u1i genere lii \•ioltuza, iu <111esta:-1rn l)redi- 1·aziouc della hontà e della fr:ocll:mza - dw app1111to in nome 1lclla bonlit e 1ldla fr;11dh1111:3 giunjl:C :ul :1cce1tare lu violen- 1-11, (111amlo ((IIC~l:l è necessaria ccl indi– a.11c11:-al.iile. e 'l111rcht!:1111101limos1ri cd a--icnri che Cn•a è \'t'ramcntc nee~saria cd i11di•1:t'11:-;1l,ile - sta la forz;1 1lclla :-ua /'!rie. la 11oh:nz;1del sno pcn;,ìcro. i\nchc Crbto confessò una voh:t ,l"t:,,.,,cre \c111110 a )>Ori.ire I.i guerra e 11011 la pace. :1 di,·i- 1lcre le f:uuigli,· . .itl inimi,·arc i fratelli. Han R)nér fu, prima di 111110, 1111 fìlo– :-ofo. un 1ie11,.a1orc. Bisogm1 a11111ic11cre ,1uc:-1a :-11:1c:-:-enz;1. ~e si ,•uole c111iirc a for11lo la ,:1:-1:1opera, ch"è tulla fremente ,li bcllcna, cd il suo lettore risd1ia di 1lii11enticare ch'ess:i è 01>er;111'1101110 c-he :-eri,·e 11011 11e,·fore dell'anc 11er l'arte. ma 1>erchèha. :-c11111re, "na sua 1esi. umi i'ua dimos1razio11c, 1111 suo (lCnsicro, palc,-e o naseosro. lhl prci'c111are a coloro rhc gli ~i av, 1 iri11ano. Chi si vuole ac1·ostarc ;1 lui. come ad 1111 J)rosatore che sa portare la ,-ua 11ro~a agli incanti cd :li fremiti ,teli.i poesia, :ul un arlista che della su:i arte conosce 11111i i mezzi e tutte le !-fu• mature. chi cioè gli chiede :.ohanto gioia e hcllei:7.:1. JJU;) forlo sen;,,a pa11r:1 ili tro. ,•arsi deluso. Nelle sue 11aginc. infoui. c'è tan1a bellezza, c pcrfozione d'.irte, che i lenori piii csip:cnti e più colli pMsono 1ro,·an•i di che IH!arsi e !'a1.iar,-i. Ma a Han H,-ncr \lii, intinm111c111es':1111,ro;....:j. ma chi nclrarte cerca il 11c11:-icro,li c11i 5'anima la vit:1 cli t111ti i giorni. chi ccr– <':l le id1.-c che han fono fremere 1111 1101110 od un !'ccolo. ehi nell'arte \'Cdc una via. la 1,iù alla forse. 11er fore del bcue :igli uomini, (klr dar loro pare e consol:izione, insegnamlo loro le s1r,11lc 1lclla lihcrti1. cioè di 11111ele libertà. Tuua ro1>era del Ryner, infalli. inlcmle mostn1rc all"uomo ronie essere libero: non lanto ~penan– do catene sociali ed uccidendo. <111:11110 cercando iu noi Slc~si ciò che di noi :i.lC,o:-i 1.· liLcto e grande, l)Cr ali111c111arlo.forfo risplendere di1111a1.ia noi medesimi, che poi giovi anche agli altri. Libcr1à no;:;:trn, in.o:omma, come il nos1ro !'anguc cd il 110- ~•ro pcn.o:icro: il nostro indi\·i1luali~1110. Liherià nostra, che sca111risce d:1 noi, dal– la no.o:1ra11iù iu1i111ae 1>iì1 J)rOfonJa C-"• senta, e che 1wò giovare ad ill11min:1rc gli ahri. 1ii1'1colrc:-c11111ioche con l"insc– pmmcnto. Que~to i1 grande domi che l-l:111 H)'nCr h:i offerto :1gli uomini. l-lc.111 Oay. 1101110 lii 1>cnsicro e ,ra-,.io11e, rhe ha :-ludiato i i,rohlcu,i 1lclla $p;1jt11:1 e «il f :tsci.sn ,o ro111ro l 0 i111elligcnza». f:rn• -mo ccl il ,'aso MMi11ctti. E1ie1111cdc I.a lfoo!1ic cd F,i11~t1• iu.ha lle1lic:110 ;11 Hy1icr. clie fo il -"!no mac:-tro cii il ,-uo ii:r:111dc tuuico, un lillfcllo. (1,Sou,enir~ ~ur llau :~1~·~~c1•t~1· l'~;ri;~i~itl,:·i::~1r~ir11;~::• ch 1 ~ 11 !i t,\';: 1ola c,l..es amis dc l':1rti:-1ocrntic». «l.,"artis1ocr'azia)) è 111m1,arol;i clic :,iuta a,sai a capire quc:-ti uomini e 1111c:-1i l hri. ~:s.:t1 consi~1e. per OJCniindi,•iduo. nel fare dcll:1 1iro11ri:1 \'it:1 1111·011erad"arlc, libera e ;lisintcrc~sat:.i, al di ,,opra di lulle le da:-:-ifìr:1zio11i. :d ,liruori ,li 11111i partili. Si:11110con cs:i.i nel re,uue. illumin:ito e generoso, di coloro d1c Furono e sono dcui u1011bti IH!r;•hè è u11"111011ia. si tlit:e. cretlerc e ,·olcrc che i,:li uomini po;:;:s:11,0 iu liher1à migliorare ,h ~è le loro r.omli• zioui morali e so1•i:11i. H. D:1y ~India l'opera di H:m Hyner dal 11111110 ili \'ista parlicolarc del prolilcm:i <<1mcifì;:;:mo e \ iolcn;iJa,}. nel ,1u:1lc il Hyncr ,,i,le il prol,lcm:1 111;1:-:-imo della ,•ila imli,·illualc e lii quella sociale, (pcrchè !i-i ha una "Ocic1i1 lihcr,; ;:;:oha1110quando lulli. indi. \'id1rnl111c111c. !i-0110lihcri). Ancl,e cosi ~i ritrov.t ,I romanziere abile e 11r0\'Ctto. che ~a dan· \'OCI: alle anime dei !'iugoli ed alle mollitudiui scatenale nella lona per una ,•ila 11il1 umana. Ryucr po,o,oiede il rnf'_reto 11i d:1r vila al 11:is-<alo, ili ris11,-ci1are 110111ini e cose 111or1i, d:i «Llr torre dei J)(Jpoli», ncll:1 ,111alc a;;si$tiamo ulla c:ul111a ili m1'i11111re– sa prematura ili fr:itcrnilÌI 11111ana. a «li fiµlio ciel ~il,,u:io». ricostruzione J>erfotta cd affascinante llei tempi e delle idee di Pitag<>ra. !...'01iera di Ha11 H)'ncr. ha!i-ata su 11ue.!!to !-110 f)rincipio che anarchi:1 n1ol dir1; 11011 violenza». è 1111 altro i11ci1a111c11to 1}Cr 11111icoloro che anrora cr(.'<10110 flOSsihile ritro\'arc 11cr la \'ia delle guerre il bencS• sere e la gr;11ulcz1.;1dc1tli uomini e dei 110. poli. Da "li t111il11u E1,•11111ZCfo II alfo com• media ,,Cli .1-(;/lim·i». da (fÙI sfinge M$Stl» a «Il cleliur, ,l'ol,be,lirt••), Ja «T p(l(;ifis1i,, u «I 1•iul!fti ,li Jlsyeocloro• - $Cnza con– t:1re le sue opere di filosofia, ,li critica lcll""raria e le .:11esalire - tutto Han Ry– ncr è nei suoi lihri. nelle i'-UCparole. Fc•

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