Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

dappertutto v'è un posto da cui si possano dare ordini. Dovunqùe ha potuto, i suoi uomini si sono insediati addirittur3 nei Governi: e vi so1~ rimasti a coslo di qualsiasi pl'ezzo: in Italia, non hanno csitnto n pagare perfino col volo rhe ha clericalizzato la RC'pubblica. Homa u~a la sleSlSa tattica, per una strategia opposta. Ha le su,· « quinte colonne-», che :igiscono dappertulto v'è strumento di comando. E dovunque ha potuto, ha i suoi uomini al Governo. Lo Stnlo della Chiesa cattoli,-a co11quis!a tut,i gli altd S1a1i - avendo in visla una finale Cj!;1•· monin che ,, darà la pace al mondo » sotto 1111 immane universale J?;iop:o lcocratico - proprio come lo S1ato dell'UHSS pronwtte 1, la pace>> 1w1 c1lrnndo tutti µ.li S1ali saranno nelle mani dri HIOÌ padroni. Ecco In necessità cklla lolla anlipolitica su due fronti. per chiu11q11r pensi all'nvvenire cmne liber·tà, con la certezza che s('n;,;a liberti'1 non son possibili costruzioni sucii.Ji u1111H1('. Ed ecco, oggi, di fronte: al Con~re~so di Sorrento, la necessità di sma– scherare le N.E.I., strnm<-nto ,,olitico <lei nemici eterni dcll'imlipendc11za del ci1tadi110. che si vuole -,ubonlirrnto al prete - dcll'indipcndenz1l della comunità, che si vuole subordinata allo S1atv - ff,..ll'indipendcnza dello Stato stesso. eh<' si vuol f'ubordina10 alla Chiesa. Non si· ripeterà mai ahbastan;,;a l:1 (•onslata;r.ionc di qneslo 1riplicc moto: vivo non iu teorie 111;1 in fatti. in fatti. in falli. Chi vuol fare del!'anli-bols<'cvi~mo. e non fa nello stesso tempo dello an1ica1tolicismo, cla\lvcro si hn1tf' contro la libert:ì. V. MASSARENT/ 1lfossare11ti è morto. L'occasione sarebb~ prol'i::.ia per espur,-e 111w « vita. esem.1,lare », di cui amw·e e pensare. 11e11sarne fare, fare chi sol.o e con altri erano veramente (1spett.i. insepal"(lbi/i., Ma se11liamo che rwn è possibile, e nun sarebbe deg110 di foi, co11de11so,·ein wrn p<1ginetto fo sua. esistenza. di gl"(lnde operai.o unumo. Ricordiamo solo, per chi non sa o dimentica, che il fascismo, non OSlmdo metterlo in prif!.iorw, tre>vò medici abbast.an: :.a. docili per farlo rinchiudere in un mani.comio. I governi. pmt.-fascist.i, ivi. inclusi. i cosi– dett.i socialisti e conwuisti, non lwnno cwulo tcmpu di. occuparsi di lui:' ecL è rima.~to in manicomio. C'è voluto che lu sua gente I.o port.llssc cw,– didut.o ol.le elc::.ion.i f.>Crchè le <t <wtoritcì >i gli. a.prissero le porte del rmuri– comio. F:d è morto in ww cam.erclla d'osped"ie, al. suo paese. Ora. e per sempre, ciii. /1(1 un momwwnto vivo negli uomini e, cui ha dedicata intera. Tu. sU<Lesisten:;.u, e nelle loro t.erre. Il Molinellese. i t-uoi compi lo sua gente. le loro coopenaive i loro t;ol/euivi: busta tru– vorcisi 1111 giorno per sentire cf,e .tlfossarenti è lltttora là. 5i8

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