Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

/litio - che ci<>è la coscie11zll degli scienziati che si OCCUJX1110 ,li studi utomici uon è tra11quilla. Fi11cl1èso- 110 presi nel voriice della guerra /red,fo, ;,., cui la scic11:a serve alla strat-egi,t e i risulu,ti delle ricerche devono esser tenuti .:,cgrcti, 1tli scic11• :iati. cunti1111n110 ml c.~.scr di so11c11rc turbati». V'è in ciò che Fuchs h11 fotto un J•lmto che indubbinmentc ha di– t-lrutlo in molti la si011,ntia rhc al– trimenti erano disposti n IH'OVarc per essi. li punto è che essi consi– tlera110 iI con legno di Fuchs \'Crso i 1;uoj colleghi di Harwcll come im– ,uornle: poichè si coruportù con lo– ro da amico. ne carpì In fiducia, ,. c1uindi trnsmisc agli agenti russi tul• te le informazioni che uvcva ottc- 11uto da loro. Fuchs avrebbe don1to - dic·ono f'~i - climcltersi e fare 11m1 clid1inruzionc pubhlicn affer– mando che se non si fosse comuni– mio alln Hw,sia il risultulo delle ri– ,:crchc atomiche e~li non :wrebbe più potuto continuare u prestare la opera sun. Sr Fuchs, il (/Uale riteneva clic la JK•cc mom/ir,lc ,lipc11c/c .... '<c cl11llll co– m,micazione elci sesrcti atomiçi " tutte le potenze, si fosse eom1>ortato in tal modo, sarebbe stato codardo e: irr('sponsahilc poichè. per ripete– re nnc-orn una voltu le parole d{'I '< Ma11cl1e.'<tcr Cuardh1n >), 1< la COllO• st_•enz11 può imporre una resvonsabi– lità più mnpia di qualshui fedeltà nazionale» e J>Crfino, si potrebbe a~giungcrc, cli qualsiasi fedeltà 1>f'r• 1-onale. Questa può essere una am– missione tremenda da parte miu. pcrchè 1ninci1>io fondamentale· del- 606 !"anarchismo è la fiducia seambie– vole tra individui, e questo 1>rinci– JIÌO gli anarchici cercano di nttuurlo nei loro rap1>orti <1uotidiani. Ma oc- 1.·orrc rile,•nrf' - come caratteristico del caso di Fud1s - che ben pochi 111dividui -- nl di fuori della custu do111i11antc.che però usa arp:omcoti mor:.tli solo ,,cr condannare i suoi nemici - hnnno urm po~ibilità l.'OurrC'ln e certa di inOuire sul mon– do ton le loro azioni. Fuchi!- ru for– iic uno di qursti individui: perciò io crrdo che il 1•eso della sua re– s1•omabilità !!in stato così p:ru,·e da g.imtificnre moralmente il « tradi– mento" (sebbcn{' in tali circoslan– z•· In parola sin corretta) ddln fidu– l'in di quelli che erano suoi runici. Si dirà che essendo In rcs1>onsa– hilità tauto gronde nessun indh•i– duo ha il diritlo di decidere. 1\fa nella situazione attuale l'unico vi::i ulternativa che ci si offre è il luscinr tutto nelle 11u111i della casta domi- 11ante, ed io ho meno fiduciu 11el ,tiudizio c ncll:t rcsponsahilitìt di tal ,-!Clii(• C'hr-in <1uclle di Fuchs. Perciò dal mio punto cli vista non mi im– pressiona que~to argomento. No11 1,osso av•:re 11lcuna fiducia 1wl 1,eiu– dizio ciel Fuchs in questioni di tal p.cncrC'. poicl1è neppure orn egli ha riconosciuto che tutti i 1,eovcrni sono <li!l<>nesti. Credo tuttavia che egli ubbia agito per motivi onesti, men• Ire il j!:O\'erno nel decidere avrehh.:· 1,rcso in co11sid1•rnzione solo l{' rn– gioni della sua "-trategia. E la stra• tcgia è l'antit<>si dell'oneE-lÙ e della ·111oralitù. VEl<!'(01' RICHARDS

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