Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

orientnto >). Il tentativo è j!;ià ~talo fotto più "ohe. e nou ne è mai ve– nuto alcun bene. CC' ne n<:eor~iamo ancorn una vollu: purlnndo di •< maj?giore efficienza )) si fa andare lullo a ro1oli (o si furcbbe andare lulto u rotoli. 8{' il buon senso dei militanti non aiutasse). Gli anarchi– ci si posr;ono associare solo in libcr– ti1: ultrimenti si ~lilla sul lerreno di l01111 dei Pari ili. I'« or,tnnizzazio– nc >1 diventn una pedi.un di pnntn nel ,:::ioco d€i Partiti. ed allora ci si ribella. e il ~mo,•imenlo oricntato,i ~i i-fascia. e bisogna ricominciare tutto da capo. In tutto il mondo nssislinmo nj!;li sforzi dei hols<'<•,•ichi per for lavo– rare n loro vunl11j?j!;ionuche i nn– zionnlisti. :nu·h<- i <'11llolici. um·hc ;?li nnnrehic-i. illudC'ndoli <"On DS('U– do-idu che li rinltnecnno a,:t:li slo– ,::nns ed ai mili da cui è soslcnntn l'azione dello S1nto rmiio ris1>ello 1111(' (C llHl~~t.• )I, Vojlliamo mwlw noi ln!'Cinu·i mf'l– lcrc o;;uquclb ~tnuln ? L't'~perienzn 11c,:::nliva della 1,Pl11- tdorme». In finr dis2rnziata di Ar– rino,•. le idee che MalatN-tn e N,-1. llau dcri,•avnno dalla loro viln 1u1- tn lil>CJ:a pen.:ando ed opernnclo f)f"r Jn libcl'tà 3 ) non vnlc tullo ciò molto più delle im1,rovvisnzioni che Ol!Jl:i si cerca di s1rnccinrc tra noi come uovit.ì dcll"ultimn ora '? Contro la lezione dei fatti, contro l'annnonim<'nlo di Malatesta e di Ncttlau, 11('SStmodei neo-or~anizza– tori oserà dirij!;ere i sospetti le di– stinzioni sofistiche le accuse mor– morale con cui ei;si ccr<·ano di mon– tm·e l'uno contro l'altro j!;Ji tlllat• <·hici italiani. avvelenando nlln rn• dice il movim<'nto d1c a nnrolc nf– (crmano di voler potenziare. Se anche tentassero di farlo. al– loru si può sperare f'hi' chi li U!K'Ol– la vorr;i pensare con In surt lesta. uccorp:crsi chr è mcp;lio -sc,n1itarc la .:trndn lnnp:a " lcnln !ìll <'lii .:i sta fa– tico!:-nmcntc ricostnaendo un movi• mento veramente anarchi<'o. nnzi– (•h(· lnscinrsi :iltirare lòulla strada fa. dle <"he trn fiumi di belle, 1>arolt– t•o1uluc,. ad nnl"rnrc nrl ii-ol"o n<'1tn• IÌ\o clrll'nutoril:Ì. V. 3 l Vf'lli: • l/r.r,:m,i::fl:im1r ,.. l'11n11r– rliic1 • di Malalo.ta. Ne11la11.Galleani. p3. riJi 1923, Ediz. del Gr111Jf>O .li Studi So– eiali, p3J. 32. PRECISAZIONE E. Ho;;si, un no11•anard1ico che resi1,.1edriuo in 1111 mondo di ubili adattamellli. Ha l);.)Ucndo in coraggio1,a polemica i « capitani d"ind11strìa » italiani - che consumano a, ''antaggio es<'lusi,o dei profìni delle 1>ro1>rie impre.i.e i mili:,rdi pio,·uti e pio,·enti tlallo St,110 1,ruc.ricano etl impegnali n destinazioni di « ri.-o..-1rnrione •· ([ dettagli mcri1crebbero d1 C:SStrt- meglio noli. e se a,•ci,,.imo 1cm1)() \'Orre1111110 hc.n dedif'nr,·i 1111 pocr. cli sp:irio: 1113 l"Ollle i.i !:J a JiunJCtC ;I lUIIO ?). "eq~,;:i »~e::;ati~:~m,1 1 ~ 1 i:~li 11 :1 1 1: ~~•h~1 1: 1 ~uo~ 1 r:;~~nt1: 1 i cl;~~:!;;· E:!f;~~ic;\'·\~~l11~:'::1~~zn1: mezzo del loro Prcside111c nariorrnle) han 11ro1e~1a10.Ma che uomo. no~i-i: egli non 1111ù~offrire che gli indu~triali g1rndagnino. h11deno. ,\I che Ho:.si ha ri~110,.10: no lo nor. f'C l'ho con ~li ind11,1riali che guadaina110. l)o" 1uldo,.~o a1o:liiml11,1ri:1li che ruhano. (Quan1i !),

RkJQdWJsaXNoZXIy