Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950

zato quel tempo per finire diverse cn~e che ~li prcnwva completare pri– ma di morfrf'. Parlammo anche rli Hkharcl, il suo fii:;lio adottivo, P la sua fa,:cia magra si illuminò E' ::i;li occl1i gli- brillaro110 rac·conlrmdomi la recente visila di Hichard allo Zoo, cosi come ~lie I' aveva clf'ncritto il ra~azzo. Senliì allor.i, per cilare Koc~tler. 1dc rndia:.io11i. dell<t f!rllll· de potcn=<•,l'omore di quest'uomo solitari(),>. Se. negli auni a venire, mi doves– sero <'hiedcre qual'era la posizione di Onvcll 1wllu lolla per l'umanitù, c·it,•rt'i aneorn qucsle altre llarole d:1 <~ Oma;:::gicJ allo Catalol{na ,,: (< I ceti pi,ì poveri di narcellmw cmi.~irl,,r,wano le Gunrdie Civiche um,e ,,,wlcosa di ftbbn.<ilan:.a simile a1 corpo militare 111a11dMo dal. Go– verno ;n,:lese in, lrlandti nel 1920 <1 reprime,vi ln rivolta, e tutti, sem• hrnvrmo crPdne ch'esse avessero sca– ft•nnto quf>ll'attnrro di. loro ini:.ioti– nt. Quando finalmente seppi come srrwmro 1<'rose, mi sentii mentr,l- menl,c sol/e1.;ato. Ln. siuw:.ione ern aLbastrm::.<1 chiura. Da una p«rte la C.N.T. (Co11/edera::.ione , 1 \Ta::.io11(,1e ciel Lmioro). dall'altrn la pofi;:;in. Non ho ll-<'.~SWLamore 1x1rticoltrre rer il (( lavoratore,, idcnli::.:.ato. CJIUtfe - .~i presenta alla /tmtasia del borglw.~e comm1ista. Afa quando ve• do 1111 vero e proprio opernio, in nnne e o.s..sa. in lotta col suo nemico 11at11rnle, il po/1:.iotto, ollora non lw più da cl,ieclermi. dn quale parte debbo schicrnr,ui >J. V. RICllAHDS N.d.ll. « tri folloria degli onimuli i> e t( Omug– JJÌO alla Co/f/lo;ma 1> sono p11bblicwi in iu,. Ii,i,w ,fo Mm1cfod11ri. « 1984 i1 si S111 1mb– blicm1do tl p1mtr1t1J su <( Il !tlu11dn ». s,,,ij. ,,wrwf,, di Roma. Per clii lrg;.:e l'i11glese, indicl,iumo h· riedi:iorti rr1.:c111i (in Amc– ricu) delle sue opere prime: t< Dmn1 nnd 011t in l'aris <md f.m1dm1 », 213 pa~g. llf1rco11rt Tlrfl(:r> Lei. (•ditorr>. 1• llurm,>sr l)"ys », 287 p<1gg., str>~SQ <'di– tnre. « ComÌl!f! 11p /or ,tir». 278 pr1gg., idem. CRISETTA IJ,, Gas1Jcri è Ji 11110\'oCopo elci Gc,·crno. Srelha Minisrro degli Tnlcrni. l'ella 1ni1,iuro dei ,p1.'.lltri11i con l"a11silio ,li Campilli. il ronlc Sfon>.a JJiù che 111::ii Ministro degli Es1eri, il generale Pacciardi Minil'lro della Dife~a, l'ei-1wrlo IYAr:11'011a Ministro dell.'.1 Marina Mereaniilc. La p[llria è salva. Anche ~e i liberali ~on pa~«ati [lll'oppo~izione 11erchè il Governo non è ,ibh.'.lstrmza "onscnntort•. Ant:he ~e Sarag,H 1niJico ~•è ritirato a 111t1novreconcertale di fuori l'uscio. An"he se i do~srttforii trov,mo 1•hc De Ga~peri è poco cristiano. Ecl". Dio sia lodalo. Chi ha osalo parlare di cri«i? (l\Ia i rlisoccupa1i son scm1>rc lra i 2 e :\ 1J1ilioni. I lìnti ,1ccuJMli sono 11011 «i sa (1ua11ti .:illri milioni: j? più? La scuola ~i cattol,riz.-,1 ;n modi totalitari. La riforma agraria si sia denicolinizzando a dovere. Le grancli imprese iJroefouriclic hanno ,·ia libera per far <111at1rinie renlrnli. l <li\'oratori degli aiuli EHP scgnii:mo :i pa5colarc 1ranquilli. Gli En1i ('Ol'porali\'Ì ,·ivono più allefi:ri rhe mai, Ecc.). 473

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