Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

2 Villar sm 011011. 2 aiost,o 1882 ... :.\;on ritornerò sulb questione di s;i1>crc <l quale punto la .Francia n•1111hhlica11ae socialista è infetta di cattolicesimo. Che essa lo sia lroppo. f•hc l'amore (lcll'autoritù perverta coloro che si credono uomini amanti del!a libel'til, che nei ;,ostri progetti di an·enirc siamo àncora ::O\'Crnati 1lall'allucinazio11e del passato. tutto ciò 11011 è clic troppo vero. L'impor– tante è di ,,•aiutarne bene cs:11lamcnte la misura e sopratutto <li 11011 con• fondere ciò che ,oi chiam:1te cattolicesimo con l'istinto di dominio che si 111:mifesta in tutti gli uomini con l'affermazione tro1•1>Ocuergica della loro 1>crsonalit:I. !~on importa! Ho fretta di logliere le discussioni dal terreno dei nazionalismi, come se c·i lasciassimo 1wendere da <111estospi• r·itn stn~tlo del patr.iottismo - egoismo ingrandito - che ci conduce a vedere le sole <1ualità nazionali ed a clriuderc gli occhi sui difetti corri– spondenti. È stato <la un punto <li ,·ista interamcnlc generale che, occu– l)<mdomi di classificare gli nomini e le nazicni come un naturalista clas– sificii gli insetti, sono stato portalo a confrontare ·i 1>01>oli ira di loro e :, <lare al ge11ius francese delle qua1i1i1 speciali che voi non gli ricono– scete. Non voglio insistere pcrchè noi f)Otremmo discutere all'infinito, ma è 11el1>rincipio stesso clic sta la dif(crcnza. JI punto di partenza nelle valu– tazioni, nello stesso ideale. non concorda tra noi due: voi '"; sentite urtato <la ciò che mi sostiene. in molte cose voi ,·edete il male dove io 1vedo il bene, e,d io il regresso dove voi vedete il 1>rogresso. Che ci rimane di CO· mune? La buon:. volonl.à, ed è molto. Mi ricordo una frase dcll'Ecclesia• stica: « Semina il tuo pane sulla su1>erfieie delle acque e con il te1111w lo ,·itroverai ». La tra<luzione è, forse, sbagliata 1 1>crchè que·I birbante di Re– nan ,·i ha ,visto un consiglio d'usurario; ma 1>rendendo <1uel 1>assaggio nel senso che mi ha senq>re colpito. ne ho fotto l.1 regola de1la mia condolta. lo diffondo il mio pane come voi diffondete il ,,ostro, e s1>ero che sarìt ri– lrO\'lllO p'iì1 I.ardi. Noi seminiamo il nostro grano e cresce diversamente da <111clloche noi avevamo 'irmnaginato, ma cresce e non ,1>ossiamo avere :altra ambizione, Voi diffondete il cristianesimo così come ,•oi lo compre11clete: io l'alt11cco .sùw irt,. perchè lo comprendo di,•ersamente da ,,oi e mi p:u-e ~ ,·atti,'>O,come le acque delle fognature che 1·istagnano h-01>1>0 a lungo nel suolo e lo corrompono ·invece cli focondarlo~ M,1 al <li sopra delln lotta, c'è il J!l'an e,,c:mcerto delle buone ,,olont;,. della dirittur:i. dell'affezione rc,·iproca e <lella solidariet:"1. Dalropcra ritala. Voi. li. pai::. 256•257. 443

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