Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

11w11t.o. e quindi per f,, 11rnssepopolari um, /011te perem,e di scl1iacitù e tli mi.seria. D,mque 11011 c'è altro modo d'emm1cil'are i /K>polieco110111icame11t,• t: politicamente, di chu, loro ud wi tempo il benessere e la libertà. clie di "l,olire lo Stato, tutti, gli Stati, e di uccidere per ciò stesso, quel clie si, è c/ifomcito sin qui le, «politica»; lti /K>litica non essendo precisamente altro d,e il /unzio11ame11to, la mani/estazio,1e sia i11term1che esterna dell"c,zionc clt>lfo Stato. ossia la prati.ca . l'arte e la sden::ti di domin(lre e di sfrutu,re /,, mrrsse in favore delle clussi privilegi.ate. Non è dw1que vero di dire che faccùuno astrazione delle, /JOlilictt. Non 11efacciamo ustrazUme, poicl,è L-Ogliamo posi.tivume11te ucciderle,. Ed ef'cO il punto essenziale su cui noi ci sepllrÙww in modo assoluto dui 1>oliticw1ti e dlii socialisti borghesi. radicllli. l.,a.loro 1>0liti.caconsiste n.ell'ut.ilizzare. ,.;. formare e trnsformur,, fo politicci. la sola che noi tw1mettit1mo, è l' « 11boli.· ziune » totale dello Stllto, e dell" politic" clie ,ie è lt, 1m111ife.s1a:ionene• cessaritt. -Ed è soltanto parchè vogliamo frm1ctmie111.e c1ues1,1uboli:ione. che ere• diomo di avere il diritto di dirci i11ter1w:;io11alistie socialisti ricol11:io11nri; pPrcl1Cchi vuol fare della polit.iclt diversa dalla nostro, clri 11011 vuole co,1 noi fuboli:ìone delfo p0Utic11,dovrrì fare necessariamente delle, politico di Swto, patriottica e borghese, osskl ri,wegare nei, fat.ti. ìu 111n11e del proprio i;rmule o piccolo lato nazionale, la solidarietà 1ww11t1 dei popoli llll.'r,stero, come pure l'enrnnciJJUzione economicll e sociale delle mnsse all'i11tenw. BAKU,'il~ CONTROLLO DELLE NASCITE ...Se rt1ali:1 inve,·e di 17 :ne..~ 30-35 milioui di abit:rnli, certi gr:n•i problemi J>Olìliri, 1't'Ouo111i,·ie ,;;J)eci11lme11te,,ociali nou e&i,.terebbero: vedremmo le .immini,1razioni o,larnli ha111lire roncorsi allenanti 1,er 3,,:.,icurani i migliori laure:ili. itli agrari invocare mar• rl1ine agricole iter ..upplirc br:1ccia intro,•:d1ili, gli induslriali contendersi tornitori e fre• ,:uori con premi e ;;o,•rapaghe. Succede, invece, il rontrario e ~i ri,elano, ... un )!:enerale t a1urn~1uamen10 » del lavoro e 1Jell'ene~ia um:ina e un 0111>0r~i:illa meccaninaziotie · di industrie e dell'agricohurri (o~i:i al 1irogreKo) J)er e,,irnre economie di uomini. Ciò nonostante udiamo riecheggirire il vecchio luogo comune della nos1ra t• ricchc:ua ili brncciri )) •(t;uJ>e11ficiale e rctoricu al 1n1ri ,lei binomio II numcro-;po1e1r1;:•»). dimenti• 1"1111tlo che le forze rii la,•oro .;;0110 una 1Jabività si• 11011 hanno modo ,li :ipplicar.;;i. ed c1-o• 11omirame111e, ossia al livello di ,:o,;10 e di rendimenlo <lo::i 11ae!i 1>ill 1>rogredi1i. P'er O!l:ni nuo,·o operaio occorre un 11uovo tornio o gruppo di 1ebi (e ~1ualche mt!lro di ca1,am1one (jualrbe ra,•allo di foru) e quindi egli ,ale in <1uanlo b .,ua N>mJJarsa ~ul mercato .. i-a inte;;rtila da una prop,orzionala a1giun1a di C'.tJ)Ìtale: altrimenti lale cOmJn~ Rgna ,ma violazione della "le@ge delle 11ropor2.ioni defini1e ». che delcrmina il limite di econo• mii·ità, ossia di ,•irnlitii, ili Oj!lli romhinuionc 1,roduliil·a .. ila: li 1101/tlo. 7.J,195t. 438

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