Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

<i Karl Liebknecl11 e Rosa Luxcm– hourg, esatlamenle co1•1e il l.andauer. da ufficiali e dalla soldatesca, e Kurt Eisner, dalla palla individuale di un ,1ristocrat ico ,,. Fu <1uclla la fine di una sch iern di valorosi che durante lunghi anni, m, fopratult.o mentre la follia guerr!,~- 1·a im1)erversava, lottarono 1>er cer• <·are di rinnovare la Germania. Oltre .1 questi gii'1citai i va ricordato anche Hans Paaschc e lutli coloro che a– vrehhero veramente potuto cimenta– re la h:irriera che, unendo l:tvoraLo– ri del braccio e del pensiero, sarebbe siata la sola, qualche anno piìi tardi, a sbarrare il passo al \tzionalsociaJi– smo. M,1 j (( Bluthunde » della rea– zione ammazzarono spietatamente tutti i migliori. Cosi venne aperta la strada all'Hitlerismo. Fra tutte <p1c– sle muuerose vittime della violenza reazionaria tedesca il Landaucr - - come il P.iaschc - occupa un 1>0- sto tutto particolare e ne occupa uno im1)orta11tissimo nel cam1>0 intc1let– l11alc ledesco, e peL·ciò è necessario soffcnuarci 1111 poco su <li essio. Egli diresse la l'ivisla 1< Oet· Sozia- 1 isL )) che. complessivamente Cm la prima e seconda serie, visse per ben fluinclici anni: fece pubblicazioni di OllCl'C rli Storia: Estetica. Letteratu– ra, Filosofia. e tradusse 01>ere di Proudhon, di \Vihle, di .Kro1>ol.kin, fii S<'hakespeal'e ecc. Per quanto 1·iguanla la sua posi– zione teorica e sociale, il suo 1>ersi– stere a definirs·i <<socialista>>. anche <1uando il socialismo si ern s~parato nelle due grandi correntj: l'autorita– ria e b lihcrlaria. c quando quella pnrola non significava pili quelJo che egli j11te11dern e che il grande pub– hlico ca1)h 1 a, delle adito, sopralutto in questi ultimi tempi, a molta coi:– f usione. Infatti il suo giornale si chfomava « Ocr Sozialist » (Il Socialista » e l:t sua opera. non la pit, im1>ortante ma certamente la più nota, era « Anfruf z11111Sozialisn1us >> (A1>pello al So· cialismo). Gosicchè, chi si acconten– tava di osservare s111)erficiahnente le parole e le definizioni senza <larsi la pe•1a di approfondire il j)ensiero, 1>0- 1eva veramente cadere in errore. Ad o~ni modo: resta sempre ben chiaro che una e\·entuale discussione sul fat– to che il Landauer sia stato « socia– Jis1a )>, così come lo si intende og~i, e non anarchico nel significato che la 1>al'ola ha conservato attualmente, è una discussione che non dovrebbe nemmeno 1>0rsi, almeno fra chi cono– ~c la sua opera t! l11tt,1 ht sua lun~a atl i\'Ìl:t. Egli fu profond:nncnlc anar– d1ico, e potrebbe occupare un Jx>sto tutto 1>artieolare ne] movimento anar– chico, foori da ogni posizione ass•>· lutistiC'a, Infatti, il Nettlau scrive: « Questo uomo ha incominciato 1>er volel'si dare interamente al sociali– smo. all'anarchismo, però il quadro d'allora era trop1>0 angusto. Preferì \'ivere fuori da <111csloquadro come libertario isolalo, sforzandosi d'in– fondere jJ soffio. lo spirito dell'anar– chia. su jlerSOJlC e cose del mondo reale, e di creare anarchici che OJ>C• rasscro in egual mondo, e facessero, delle idee che riposano in 1>rogram– mi cd opuscoli, m1t1 1·ealtà \'Ìvente, !liii' piccola ccl imperfetta che sia, co– si come gli alberelli che crescono e che coi loro nuo\'i germogli forma– no altri alberi che alla 1 fine arri.\•ano a compol'rC ·il hosro che l'e~iiste alla 1cm1;esta » :).

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