Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

fHlesi 00,1 delle immense possibilità J:H!r lt, ,wstru 1>1·otHigmult,,loi:c i11 ceri,, 1x1rti, sussiste ,mcora le, scl,fouiii,. 111w schiavitù che llrril:t.1.,1llc 1>1111i:io11i oor1>0rali per gli imlii e ,,tr11cci.si01w sul 1>0stodei fuggitii:i. - Refo:io11i impressi.o,wnli dei delegati dei movimenti che so110diret– l11mc11tealle prese co11 il fascismo. sfo quello di Spag11t1, sfo quello ol di là dellfl corti,w di ferro. e che og,1i 14iorno JH1gmw 1111 forre tributo di carne e di 1tcmgue ul nostro com,rne ide,de. - Refo:ioni di coloro che esco,rn d" 1111 lungo p1•riotlo 1/i. clamlest.i11itù. come i 11.ostricomp<1g11idella f.A .I. che perdetW tll11ti dei suoi 11ella Jo11," co11tro il ft1scismo. - /fofo:io11i dei delegati di /Hlf!Si dove, come i11Germa11ill, i11Austrfo e 11cl Citrp1>01ie. il mot.:i111P11towwrchico co111plett111u!11lc e spi1>1(1lt1me11te 11r-liiaccffl10. ri,w.sce e si orgm1i::u soltmlLo clt,llt, fine deliri g,wrrr,. Tutte queste rela:ioni. del/,, 11ostrt111:io,1e sui cinque co111i,1e11ti1wrmi– sero 111111 ,rista d'insieme precisa clellt1 situazione e clell't1ttirit(i intn11a.=io• m,le tlll(lrc/1ict1. e di trt1r11e fo sicore:::.tt che il 11ostro moi:imenlo si svi/up/Xl cost1111teme11teouu11q11e e che c/11per tutto gli uomini. sfo,w e1Ji ~iolli. rossi. neri o bfo11.cl ,i, ttspircmu coscie11tn11e11,e o i11coscfo,11e111e111e rtll'iderde tiber- • lurio, clw ti loro uiene rivelalo dr, 110111i11i cli tutte h• ra::c ,, di tllUi i, prwsi, a11i,m,ti dt1llt1 medesimct f(!{/e, Il Co11gresso cleclicò p(lreccl,ie snlute (li/a solùlarfr1tì. twuo il probl<•mr, dell'1d11to reciproco inter,rn:io,rnle /111 1111 posto i1111)()rlt111te 11ellc pr('occ11- P"=io11i di t11t1i gli wrnrchici. Alla soliclarietti se:wi la prOJHtgm1dll nei suoi ospetti più dii:ersi. /.," low, tra il, /JO/>Olo, co11 it JHJ/>0/o. ,leve restare /'esse11:ittle e/elfo ,wstra fl:ione. />er dare agli 11omi11i fo coacie11u1 del loro bi-1og1w 11rcle11tedi li– bertà. furono CS111uina1el'educt1:io11c liberi,. le comunità, le cooperatiue, e tutti i me.z=i alti 11svil11p/H1rc nel mondo le nostre co11ce:io11i fef.lerali• st" (• liberforie. Il Congresso esm11i11ò l,111gnme11te i gra11cli problemi. 111011dillli e con– SlttlÒ fr<1,l<mte <1ltre cose, l'impossibilità cli w1t1 l)(ICC w1foersalc re,ile. bo– st,t(I s11 11m, psemlo-wdone di Swti (O.N.U .. Federr,:io,w E11ropn1 ccc.) ,, 11011 dall'1111io,1c dei popoli ste,si. Il proble11w delfo guerra fu estu11i,wto i,1 particofor monc/o ed u,1 /Hl~O ,/ella risolu:ione fi11ale del Co11gre1.ro.rfossume 1>erfewww11te le cliscussi.oni: 4< Gli All(1rcl1ici, debbono e11itarp og,1i. co11Jmio11e e dichùirursi co11tro tutL~ le guerre. a11cl,e se prete11clo110cli e•sere guerre clemocruticlie contro il t.o· tc,litari-smo. Ciò che non impedUCe /oro. nel ct,so cli 1111 co11flitto. di co,1- ti111mre fo loro lotlll a11to1wmtt. se11:a comprome~si, con dei metodi. libertari contro tutte le forme d'op/>re•sione •· /11 se,cuito si esaminò la posizione clell'Am,rchismo di fronte 11i 111ovi– me11ti politici., sindacalisti o "/fini,, e dli questo 1msto confronto di frlee. di esperienze, cli ri.1111ltari, ne usci cl,e solo l'c11wrcl1ismo port,1 1uw solu– ziont> r;(llida ai problemi cllf' angosci,1110 l'1111w11ità:autorit11ri'.s1110.g11err«. 111iserit1. e che solo il feder11lismo tibnt(lrio può ,/(Ire agli uomini fo liberl'it eh, pt1ce. 402

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