Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

dizioni delle masse la\·?ratrici. 1Per contro, ri11for1,a.i poteri dello Stato ed aggiunge ai mali conosciuti del capitalismo quelli che u:1scono da una ~uro· crazia 11>arassitaria insaziabile, dalla limitazione dei diritli individuali, e dal monopolio del potere che reprime e soffoca il diritto dei la"oratori di di– fendere i !o1,o interessi. D'altra 1>arte, l'esperienza dell.t rl\'oluzio11e russa, mostruosamente dc– ,,iata daUa dittatura bolsce,·ica, che ha creato una nuo,•a caslll privilegiata di sfruttatori e d'op1>ressori sostenuta dal terrore poliziesco, conforma pra– ticamente la posizione a11arehiea, per cui lo Stato 11011 può sen•ire <li stru• mento di liberazione e per conseguenza 1.1011 può instaurare il ,•ero socia– lismo cioè la società senz:1 classi e senza 01>pressioni. Il socialismo senza libert:\ non è socialismo: ogui forma di Stato tende a svilupparsi, crea dei nuo,•i privilegi o consacra quèlli di gii, esistenti ed jn <1uesto modo slahilisce un circolo vizioso che 11011 può spezzarsi che con la scomparsa dello Stato stesso. Noi, non possiamo ri1)etere che <111elloche nhbiamo sempre ripetulo: solo la libertà eondnce alla libcrt.'t. Solo al ·di fuori di qnalsiasi Stalo, di qualsiasi forma di go,;erno, di ogni istituzione autoritaria e con la 1vcra creazione di una ~cictà nuova. il proletariato si libererà da lutti gli srruttamenli economici e politici. L'esperienza· (lella ril'oluzione spagnola ha dimosLrato la ea1>acitl1 1..0- strutt:iva e creatrice delle organizzazioni di 1,roduzione, di dislribuzione, -<lei lras1>0rli, dell'igiene, dell'educazione ecc.i. costituite <la lavoratori manuali 00 intellettuali, dell'industria e della terra, in margine allo Stato e con l'a1)· p,licaz"ione dei 1 principi liberl:ui. Questa rivoluzione ha dato degli esempi duraturi per le ru1.ure dvoluzionì sociali. Essa ha dimos1rat,o che il vcrn federalismo, garanzia di HberHt uei ra1>porli tJ·a indi,·idui, tra i :;-r111)pie tra i po1>0li, non può esser~ che l'opera di un 'org:111.i1.zazione che funziona dal basso al.l'al,to, tra le associazioni di 1>r0duttori e di consumatori. Di fronte a queste constatazioni, dav.'.lnti alla minaccia del total.itari– smo statale e di cslcruùnazioui totalitarie che la 1ni113cciadi una terza guei-ra mondiale ra pesare su.I mondo, davanti all'impiego dei progressi prodigi()<ii dcJla scienza e della tecnica che, mentre potrebbero essere dei mezzi J)O· tenti di bcnessei-e colletli.\'O e di li.hera7.ione economica dei po1>oli, h:111110 creato e creano delle condizioni spaventose e delle prospettive di annien– tamento; il Congresso anarchico internazionale dicl1iara: 1) Spetta all'-anarehismo 1 come fo.rza storica anti-autoritaria e costrut– tiva. rivendicare e stimolare tutte le lotte per la libertà, moiìlrando ai po· · poli le 90luzioni effctth-e del socialismo umanista integrale e libertario; 2) I problem.i sociali che gravano sul mondo non possono tro\•are delle soluzioni che nella profonda tt-asformazione dei rap1>0rti mn:111idi carattere economico, f>Olitico e morale, che sopprimeril i 1>r:ivilegie che garantir{, }o stesso diritto alla vita a tutti gli indi\•i<lui fo una societi1 in cui la norma ~ari1 la liberl.i"t nella solidarietà; 3) Questa fprnfonda trafformazione clovr:'1essere rcalizz:ita dall'insieme

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