Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

man,:;,, mcnlre si focf'va il segno del– la croce con l"altr3. Ma rgli ripu– dia\'a la religione, e nella sua ceHa, primn dell"esecuzioue, ne rifiutò le consolazioni. La natura clandc.,;t.iua del loro la– voro li (•ostringcn a vivere in soJi– tudine. Esgi poLe,·aHo sperimentare solamente in astratto la giuoonda for– za dell'uomo di azion«> d,e è in con– latlo con una vasta romunità uma– na. Ma il vincolo che li leg1n-.:i sur– rogò ogni altro affetto. «Cavalleria», ecrisse Sasunov: e ],o spiega.va così: « Ln nostra ca1,v:illeria em così ispi– rara, clu• ,ie111111e110 la µnrola « fra– tello » potrebbe esprimPre c:011 ade– guata r/11" .arez.za la 11at11rr, e. ~senzia.le dell,• nostre relazi.<mi )I, E <1uesto stesso Sasono, S<:risse dalla prigione r1ueste commoventi parole ai suoi a– mici: « Quanto a nw. condizione ÙI· dispcns(lbil,· di felicità Ì> s,•rbm· sem– /Jre lu coscie11:;a dPlla mù1 1wrfett~,. solidarietà c<m voi >.1. Voinarovski. da parte sua, ri1'0nohhe Ja natura «: alquanlo romica » 4lclla &ua rispo· &ta ad una •lonna cli<' am:.t\ a, ni.a che 1o trattene, a dal rt>car!ii ad 1111 ap– puntnmcnt,u: •< Ti, odi~rei ,v,, ltl mi facessi wrdnre con i <'ompngui )j; ma sostenne che ciò era tiJli<'u <h·lla su., strntlura mcnlalr. Qncslo piccolo gruppo di uomml e donne, spen:luti twlla follu russa, alrelti l'uno all'altro, ,wdl!,Ono la 1,ro– fos:iion<" di uccisori 1 alla qual,~ non sono pf"r nulla inl'linati. È ,p1i che le relazioni tra di c~;.i divengono . (·hiare: infatti, vh·c,1010 tutti )o stes– ,;fo pa.-ados!o, comhinnUflo il rispel• lo prr la vita umana in grnernle con il di~JH·ezzo pcl' la loro st~sa \'ila, 376 tah• <la giun:rere perfino alla n?stal– gia del sacrifici-o supremo. Secondo Svainko,·, Kaliuye,· era pronto a sacrifìl'an• la !iUa vita ìn O• gni momento: « Ancor ,,wglio, egli a1•c1,·a ww appassiomun j,,clùrazi<me p1•r q11f'sto sarrifin'o i,. Per Dora Bdlliunt, le <1uc,.tioui di pr~gran~• 111a non av<wann importanza. La prt– ma bellezza del terrorismo sta nel sa– crificio di sè rompiulo dal terrori• sta. Anche per Sasono" i] -terrori– smo fu prima di tuttu nu sacrificio • 1 personale. Non cruuo decisioni tla 1 ,ot~ll. Durante la [>rcparazione per l'attentato su T'lehvf', Kaliaycv sug– gerì c•hc e~li a,·rPhhe potuto gettarsi ~otto i,::li zoccoli <lt>i cavalli, per pe– rfrc •·ol ò\finii;tro. Azf'f ,·i ,.i. oppose. Allorc·hè '1i ilet·iso l'atlt>ntalo al gran· ~lu<·:tSergio, Kaliay,.,· rominciò a di– s(·utcrP t·on Sa,•inkov (l("lla futura ri– \•olmdone, ((- ,,·f•ll'ipntesi rhe es.~ll faJ/iscti, io /Wfl5o che dol'rt•mmo far(' comP i giapponesi. - Cii<' cosa rnoi dir"? D1vrmte la J{llerm. i giappone- ."i 11ou si w·re.~Prn mai. - E rtllo,·rt? - F:ssi ferno il hat·a-kiri >1. 1 P11rn per \'oinarov~ki, l"attrazione 1h•l111morte era lt>gala ad un 1 iucli· naz~o11e al sacri•lìrio. Dopo il suo ar– rt>slo t>~li .i'Cris.c;.e ai genitorj: <f Come KJM'R/oo nella mfo µirn 1 in<•::.:<i /,o Jll'll– :srtto di urcùl,•rmi 1,. Quand'era ra– ~az:t.u, 11110 dl'i :-uoi umici, nella quint:l <'lasse della Pcuola, si suicidò. ccPu allorri rhe io mi trovai di fron• te fllla donumd,1 dt..>llo scopo della t1iru )). N.. llo sles:-o tempo. que~ti ucciso– ri l'lie mi~cro così Lotal111ente in gio-

RkJQdWJsaXNoZXIy