Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

JL POTERE E JL .DANARO Nel mondo ~orgltese•ca1,i1aiistu. gli uomini che /wmw i loro dir~tti ci~ vici - gli adulti cJ.e µassono comperare e ve,ulere - smw nte11ut,, ni,;uali. Accmle, invece, che cului che ha del dcmuro comanda u colui t.·he 11un ,w lw. 1 ciù per tutto il tempo in cui il pri.mo è di11·posto a cm11perurc e l'altro u vendere la sut1 cnpacità di lavoro. Non i- (si diCC') l'uomo che co- . manciu all'uomo ma il danaro che camundn nl la,·oro. In <Jllesto modo « l"o– nore è snl1;0 » perchè non c"f? insulto peggiurt• ai .s,•11time11ti di un 11 libero riuudino" del mondo borgJu~se-capitalisW, che vedere l',iutorità o la ser– vitù legatf-' ullu per:fona. In un monda ÙI cui solo lo Stato comumfo. e co– uu.uuiu soltanto con il danaro. 11011., e fatta ,wssurn, accezione di 1wr.<1one. Al di fuori dell<, 1.vppia sessm,le e del quadro della famiglu, - dot,-e i ra11purti, ,li s11bordimrzi11nepersonale temloao e6.Sistessi a dit•entare dei rapporti di rlmurro - 11011 esistono rl,e dPlle entità giuridiche « uguali » e 11 libere n. Jl. socùdismo à speso ilei, tesori di iugegnosilà per provrtre l'i11giustizia ,rnscostll dal potere del drmnro. se11za ,-apire che questo potere 11011 t•m che 1m"emanaziot1P- democrntizzutu dell'lmperium sovrnno. del Diritto rP!{ale, del Buon pfocere. dellti Uugione di Stato. Che cosrr ;. ai nostri giorni il danllro? Una merce•lip(,. mnnegget.:ol◄• mm deperibile con rm vulon• universule ricmwsciuto ,, con un sigillo di (Or!lnzi<1 per maggiore sicurezzn? Nient'af!Q.tto. li da11ura costituisce una dele~rnzione Ji potere, rrasmilsibile al portatore. emessa titillo Stato e rivestita del s1w sug.gello. È l'n11ellodei Nibelungi che pas.m ,li mano in mmw con lo forz.,1 di <.-ostringerealtri, come 1111 talismano che fa la sua opera e che lnscUI dietro ,li. sè miseria ,, infelicità. f': un buono di requisizione, grazie al quale /o Stato si impossessa degli o~getti o dei sPrvizi clu·• gli JJiacciono ed ;, uun or– tli,rn=ione che serve di ricevutu per la ronsegnn. Volta per volta. ogni 1x1i;– sessore di quest"acquisto .~i volge 1·erso qualcuno dei suoi simili che ubborcJn di sorpr,•sn e ;<lidice: « Ho futt.o la mfr, cor,ée, er<:otene la prorn. Sw fr te di fnre ln IIW e questo Li apparterrà >,. Co,ì co11li11uala giostrn cd il rla,iaro compera, sur·c~ssi1,y1111e11t,, i .lavori di tutti i. membri della società. A1t1 no11 li compem che in ragione del suo fine s1tprPmr,. che i• ,,ue//o di ritornare nllo Stato sotta /ormn d'imposll" (« Date a Ce,are queUo e/re P di Cesare >J). Fatto notevole: lo Stato 11011 è ,m ufficio ,lì f'fimbio dei sert:i::i contro il da,rnro, esao percepisce tul tributo 3S2

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