Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

ti i \'ent·anni, nc1 1850, annunciava al padre il suo ritorno a Ne,urvied, nel Reno, come insegnante neJ col– legio dei fratelJi Moravi, <t sano di corpo, leggero (li borsa e pieno di speranza )> ed alJa madre adorata scriveva che sarebbe meglio divenire 11 Uomo maturo, pur conservando la ingenuiti't dell'infanzia, dolce e sem– plice, generoso precursore de11'iòea– le, imr)azitmte dei limiti che lo attor– niano n, fino a che nel 1905 (più di mezzo secolo dopo), si spegneva tran• qnillamentc, felice cl" i udi.re Ja lettu– r.a tlej telegrammi annuncianti il 11rogresso della rivoluzione in Rus– sia, Eliseo Reclus fu sempre il mede– simo= giovane di spirito~ malgrado gli anni, fedele al suo ideale di li– berazi,onc esteriore. L'ideale supremo, guida e scopo nel medesimo tempo della vita di .Reclu.s, restò sempre lo stesso: lavo– rare costanlemente, ,·on disinte– resse, e in piena solidarietà coi fra– telli di fede, a migliorare l'umanità intera, a renderla più cosciente di _ .sè stessa, del suo Jtassato e del suo av\·enirr.. ,a liberarla dalle sozzure deJla mi~eria e <lell'ingiustizia, 1 per– chè tntli gli iml.ividui che la com– pongono finiscano per instaurare u– na società di uguali e di liberi, uniti nella realizzazione, sempre crescente (l'nna giustizia superiore. I.redente in Dio e repubblicano nel 1850, ateo ed anarchico già nel 1870, Elisco Reclus iave\'l:l. nondime– no accolto fino dal ,primo momento nel ce,wcllo e nel cuore, per non ab– bandonarla mai pii1, l'idea di una sempre più grande eguaglianza e li– herti:t degli uomini, che deve, perse– guirsi attraverso una continua rivol– i.a rontro tutte le tirannie e con una realizzazione prog1·essirn dell'amo- 340 re: e con questa idea il concetto che noi .italiani diremmo mazziniano, deJ d°'·ere dell'individuo, che vuole bal• tersi per il miglioramente della so– cietà, <li cominciare in sè stesso la rirnluzione desiderata, rihellan<losi alle tendenze malsane, ereditate dal– l'umaniti1 ancestrale, liherancl,osi del– la tirannia dei 1.iroi:trii egoismi più bassi, purificandosi, in una parola, 11,er av,vicinarsi seulp·re di pii:1 all'am– hito ideale umano, per esserne un degno a1)0stolo e nn realizzatore ef– ficace. Qneste idee e propositi sgorgano 1·ontinuamente e incessante,nente, come un.a !ilOrgeule pura e spontanea da tutta la Correspo11dance di Re. clus. Il linguaggio uo,1 ha punto quella forma innrilmente p,redicato– rja e noiosa, che certi propa:,!andisti prediligono; egli giunge alla conc'ttt– sioni .u.narchil'he attra\·erso le più in– genue espressioni del sentimento, dal semplice racconto di fatti e di co"'e comuni e, t..alora, da tlllH sola pa· rola. Pensieri profondi e osservazio– oi geniali si alternano con le più pu– re manifestazioni alfettuose, cm1 dei ritardi e allu!<ioni quasi sempre pie– ni di una serenità lieta ai falli e agli avvenimenti che si svolst-ro .attorno .a lui. Sarebbe stato certamente interes– sante avere di Reclus del le memorif~ ordinate sulla sua vita di apostolo e di studioso. t·ome abl,ia,!10 quelle. così viive e care, di Kropotkine, Loui– ;;e Michel, Lorenzo, Lefrancais, ecc.· Ma questa Correspoudance. per quel- ]i che la sanno leggere con intellet– to d'amore, può sostituire .la miglio– re biografia in quanto <la essa noi apprendiamo non &0lo 1a vita mate– riale, ma J'inLima vita spirituale di .Eliseo Reclus~ la formazione e 1o

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