Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949

IL MARXISMO E L'ESTINZIONE DELLO ST.\TO L a tlis1>arizione dello Stato è i·hiaramen- te prore1i1.za1a da ,Marx e da Engel:. e (jUC•IOt-piega ):i po,,;,ibililà ('be \ i è "lata, in ..eno alla Internazionale, di una ron,·ivc.n· za polirira Ira socialisti marxisti e soci:11i– "'i bakuninbli, rom·iven1.a che non 6llreh• lie ~hlla po;;sibile 6enza quella coinci<len– z:i leMira iniziale. Mar'lò ..rrivc,·a nella (\ Miocria della filo– i;olì:i •J: 1, t11 cfouc luvormrìce, 11e/corso del s1io .,dlu111>o, soSJ.iluirà all'a11tica società civi– le 111111 ll.$J<>eia:io11e cl,e e.scl11ckri1fe classi e I loro an1ag011ismi. e t1or1 ci wrii pili {>O/ere poli,ico propriame11tc <letto n. Eriicd~, - a sua ,·olta, affernun•a ne • La ,cicn~ .,o\ ver1i1a dal .,ignor Eugenio Du– rinj!: ,1: " l,o S1u10scomJHlrirU i11evitubifmcmc. ill- 111('me fllle classi. ta socicllì che riorganiz– :.11 /ti J}rod11:.io11e sl.llfo hllse dcll'llssucia– :.io11e libcrn di 11mi i produuori, .m 1111 r>iPde di ut;uaglia11za, relegl,erU la macclii– m, govertuitiva al poMo che le si addice; al museo delle anticliiti,, accanto all'arco· Imo e alln ~11re di bron:o n. Ed Engeb non ri111andava t•~tin:tione dello S1ato ad una ra6C finale della civiltà, ben~i la prt!loentava come 6lrel!amcnte con• nessa allo rfroluzione 6ociale e da <1uesta ìncvi1abilmente derivante. Egli scriveva, in• fotti. in un suo articolo del 18-l?: u Tu•ti i socialisti sr111 d'11ccorilo 11el /ICI/• 1wr" clie lo Stato e, c011esso, l'm,writU po• li1ic11 1Jcomp(lrirwmo i11 coriscgue11:a della futura riL·ofozione sociale; ciò .~ig11i/ica clic 82 le /1111:io11i pubblicl1e perdcramw il loro cQrattere politico e si trasformeratwo in semplici /un.:io11i ammi11i.ttratii-e, dì sori:e– f{lia11w de.pii i,11ereui /<>t:ali 11. Lo S1ato viene identificalo dai marxi;;;ti ron il Govcrn<1, ed a ,,uello eMi antcpon· gono ,m sistema i11 e11i al Governo <le.gli uomini sube111ra l'flmmi11is1ra:.io11e delle cose, 6i.stcma -che, serondo il Proudhon. co· slitui~re J',;:mard1in. Lenin, in u Stato -è Rivoluzione" ~ 19171 riconferma il concetto tlell'~tinzi<111e dello St:110, alTemiando: « Quali/o alla S-O/JJ>re"ione tiella S11110. come mèta. 11011 ci .~wccl,inmo aflauo da;l1 muirc/,ici)I. È difficile discrimiumre la tendenzio,,i1à dallo 1endenziali1à delle t,0pracitate afTer• mazioni, dato che :\forx cd E11gels :h eva110 a fottare con la forte corrente pr<1uàhonia– na e bakunista e che Lenin, nel 191 i, \'e• <leva la n~essità (()oJitica di un'alleanza tra i bolscevichi, i 11oci:1lis1irivoluzionari di 6inistra if"lfluenuiti dal maSfìimali~mo. e gli anarchici. .Mi 11are cerio, lutta,·ia. che p11r non escludendo la tendenziosi1à del modo e del momento di quelle formula– zioni, queste risponde664'!ro a reali tenden– ze. L'afferma:i:ione deli'e11inzione dello Sta• 10 è troppo iotimamente connessa, trooppo neoessariamente derivabile dalla conrezio• ne marxista della natura e delle <1riJ?;ìni dello Stato per attribuire un c:iratlcre a~- 60lutamente opportunieta, Clie r0&'è lo Stato Jler M:ir1' ,. ,per En– gels? Es~o è un po1erc politico in funzio-

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