Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949

pili imporlanle del duro ma fecondo lavoro pratico. Alla distanza di due anni, l'idea dello scio1,ero di gestio• ne non è antora stata oggetto di nes– sun studio scrio e profondo, secondo le regioni, le professioni, i gradi cli. comprcusionc dei la,·oratori. Questi metodi possono portare ad una modifo:azionc profonda, dure,o– le, rivoluziouaria dcl\n base socie- 1.aria? Do,c ,aglio arri,arc? Semplice· mc-ntc a questo: che la democrazia reale nella quale luUi gli anarchici di qualsiasi tendenza l·rcclono, non è possibile 11è realizzabile che a con· dizio□c che tutti i rholuzionari lu– l'idi e intraprendenti ,·i lavorino e la pratichino quotidiana1nente. Non sotto forma di congrc~si e di m•semblcc dove i piit abili cd i pilt t.·01wincenli dominano, non imitando la democrazia borghese, ,·erbosa e senza potere, ma cori il semplice r·ompito di tuHi i larnratori t'he. messi d:l\anti ad un dovere da t·om• pierc e I iber:11nen1e scelto, si do– mandano quale materia do,•ranno maneggiare, di quali utensili. dispor– ranno, <1uale scopo raggiungeri1 !"o– pera l'he essi creeranno. Allora i problemi dell'azione in– dividuale o c:ollettiva, i problemi del sindacalismo o del cooperativismo. i problemi <lcll'cclue.1zione e della propaganda, riprenderanno il loro vero posto. . Il resto è materia per polemiche pili O 1neno letterarie, ma non ha mollo da vedere con la rivoluzione sociale e l'instaurazione d'una socie– tà senza predomini, senza t:lassi. setl7.a sfruttamento. E se 11oi seguiteremo invece nella nostra azione come abbiamo fatto fi– nora1 le parole di Simone Weil po· trcbbcro divcnturc ,·ere: « La ri,·o• luzioue è l'oppio del popolo». S. IPARANI:: PETROLIO Dun(1uc. 11011 si è 1rova10 il pelrolio, nella Vul 1'11d:urn. l giornalisti lli son 1,,fogati nei titoli. li:11111u in:;randilo i numeri 11urlundo <li rhili inve,·e di tonudlate: pare elae i pozzi elromhazzali diano alcuni \'agoni di petrolio al gi<irno. Però si ti0n lro\·ali altri giar:imenli di gas, c-he 1>are ~iano ricchi davvero, ed .-~~ai u1ili per surrogare il 1:arbone che noi dobbiamo imporl:ire. Bene. M:i <iltre la notizia in sè interessa rilevare, etl annotare, la polemica 1irom0Ma da un coraggioso gioroali,:,ta - E, RoS6i - il quale ha denanriato che i Il OOmJ>etenti organi,. del Il'. competenk J\lini!lero II avevano giù preparalo in buon accordo e-on gli indu-triali 4e competenti II del ramo un 1)rogeUo di legge 6«:ondo cui in .sostainza .;;i sarebbe altri• buito alla buro1:razia il 1•otere Ji decidere l'assegnazione dei ,permes..i di ricerca e {li srruttamcnto a Tizio 11nzfrhè a Caio - di6ponendo così a fovoro tlL ;irivati .;;ingoli ,runa. ricrhez.za pote1n;ìale che è ovviamente le per fortun:i anche giuridicamente) proprietà di tuui. La manovra non e riuiieila . .Ma è ·~iato un Mini~tro eosideuo .&0e-ialista, Lombardi. a difendere il 11roge110di legge che i .;;uoi capi divisione gli ave\•ano fatto digerire. La potcmm della burocrazia è grande, davvero. (Trnmagioatc Sarugat com11ele11te di problemi dello Marina .Mcrr11ntile come tutti sappiamo, anche lui l\lini61ro cosidello 60· ciali;;;ta che i capidi,•isione per,.uadono , ia via wme va bene per la Pairia? l\l.a ciò che importa è euer mini.;;tri). 79

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