Volontà - anno IV - n.1 - 15 luglio 1949
con i settari, gli unilaterali, gli anti•organizzatori in genere (cfr. terzo paragrafo dello scritto sul problema della ·organizz~zione in ·Agitazione <lei 18 giugno 1897). · Perciò egli mette in rilievo•che la emancipazione sociale non può es• sere il .risultato di win operazione rivoluzionaria condotta da w.1a mino-· ranza ma deve scaturire dalle masse stes15cche organizzano prima le loro aspira7;ioni collettive e poi -la loro stessa viva collettiva. E ciò può awe– nire solo se nel Corpo sociale nascono i presupposti organici del domani Eocialista, se a fianco del movimento politico le simpatie ed i consensi di certi settori acquistano una forma, Wl peso, una forza ausilinda determi· uante. « Noi non. oogliamo che il nostro partito si. sostituisca "lla vita P.(>P._O· lare; ma· lavoriamo pere/tè questa vi.ra sia ampia, cosciente, fervida e per. cl,k il partito nostro pos'ih. esercitare in, mezzo ad essa <111.el tanto d'in– fluenza dhe gli viene naluralmente clall"aui.virà e dall'intelligenza che sa mettere nella sua propaganda ed in. tutta la sua 6;:ione \di partito>) (cfr. « Vanarchismo nel movimento operaio» in Agitazione ~1 ottobre 1897). t evidente cl1e fo auspicata grande organizzazione e<:onomica dei la– voratori de,•e essere libera da ogni influenza di partito, scevra dn ogni 'CO· loritura polìtica: ma proprio per questo essa sarà una scuola di libertà, di autonomia, di autoS"overno, di azione diretta. Quando scriveva, Malatesta a,,eva presente alla mente la Confedera• zione del Lavoro francese che proprio da pochi giorni era stata fondata nel memorabile congresso di Tolosa (20 settembre 1897 - 78 delegati rap· presentanti 1816 organizzazioni di mestiere) per iniziativa dei nostri com· pugni Pelloulier, Pouget, OeJesallc. Ma in Italia la situazione era ben diversa. Non esistevano minoranze socialiste rivoluzionarie come in ·Francia (gli allemanisti) con le quali for blocco. E si viveva in continuo allar.me utilizzando quel breve margine di libertà che restava fra la reazione crispina e quella pcllouxiana. Quando ,poi, col secolo nuovo vi saranno reali possibilità di propa,– ganda e di organizzazione, le correnti legalitarie a,•ranno giì, preso il sopra,,vento indirizzando in senso rHormistico tutta l'azione sindacale. Tanto che lo stesso ,Malatesta modificherà alcune sue idee sulla potenzialità ri• voluzionaria dei sindacati e le esporrà esattamente dieci anni dopo al Con– gresso In1ernazionalc di Amsterdam. Comunque nel corso del 1897 - data ,la situazione Invorevole ad un esperimento che se coronato -da successo avrebbe modificato tutta la linea dell'ulteriore sviluppo del movimento operaio in Italia e della stessa vita nazionale - si fece di tutto da parte di Malatesta e dei compagni dell' .d.gi • tazione per costituire leghe di resistenza cd associazioni di mestiere, per intervenire nelle agitazioni in corso, promuovere cd indirizzare nuove agi• !azioni, ma solo nella città di Ancona fu possibile costruire qualcosa di concreto. Ad Ancora fu possibile promuovere una grande agitazione di massa 49
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