Volontà - anno IV - n.1 - 15 luglio 1949
privil.cgi e <J11im/i, il conflit.to violento di.vertt(l /<ttaLe (cfr. art. <1 E,,oluzione dell'anarchismo » in Agituzione 14 otLobre 1897). Ed ancora: {( Noi crediamo più che mai nella necessità della rivolu;_ione; e 11011 già nel sen.so « $Cientifiço >> della porolu, nel <J1wl .senso sp_ess.osi. chia11rnno rivolazi.onari anche i legalitdri,'"ma nel senso «volgare>> di conflitto vio– lerito, in Clii il popolo si sbarazza cori la forza della Jorzu che l'opprime. ed att'lt<t i suoi desideri fuori, e cor1tro tu.tUi la legalità. La nostra evoluzione si ridu.ce a questo: che avendo visto che coi vec– chi. metodi la rivoluzione non 11i faceva 11è si avvicirwvo, abbiamo abbroc– cimo metodi che si sembrarw più alti a prepararla ed a f(lr/a ». Questa presa di posizione di Malatesta ebbe una grande risonanza tanto che suH'Avanti apparve poco dopo una intervista sulla << nuova tattica>> con– cessa dal Malatesta al Ciancabilla. L 1 intcrvis1a sollevò grande scalpore in campo nostro ed in campo avversario. Taluno volle perfino indurne una presunta evoluzione del Malatesta e degli anarchici verso il socialismo marxista. Malatcsla rispo'nde (Agita• ziorie 14 ottobre 1897) d1e se evoluzione c'è uon è nel senso di un acl'O– stamento al socialismo marxista ma jn senso opposto. 1< Ora, gl.i anarchici, ed io con loro, lumcio certamente eliobtto, ed è verosimile che contiuncrtirino ad evolvere, fino a quando resteri:urno un par– tito vivo capace di profittare dei dettmni della SCienza e dell 'esperi.en ::.<t e di. ad<tttarsi a1le wri.nbili. corit.igenze della viw. Ma io nego trs:sol11lltmer11e che noi. abbiomo evolu.t.o o stiamo e1.,'0l:vendot,-Crso il (( sociali.smo murxi– st.a ». E credo, al contrario, che uno dei caraueri più notc1.,-oli e più gene– mli della nostra evol11::.io11e sia l'esserci 'sbara::.:u,ti dei. pregiudizi. marxisti, che al princi.pio del movimento m;evmno acceituti e che sono stati ccwsu. dei. nostri più gravi errori ». · E qui Malatesta ricorda come il ripudio di certo autoritarismo giaco– bino, l'irrigidimento su posizioni anti-eleuorali, il rifiuto del fatalismo ri– volm;ionario rappresentino i successivi passi di <1ucsta evoluzione <e lungi dai marxismo:», così come il superamento del dilettantismo cospirativo era stata la fine di una iHusione giovanile ereditai.a dal mazziniancsimo. Nella polemica fra Avanti ed Agitazione interviene anche Pietro Gori ricord'ando fra l'altro il lavoro organizzativo degli anarchici ((( Doman!fo• tt>l.oagli operai. del Biellese e del Mori/errato, do1,,-e il bravo Gallew1i. fece 1111 mirabil.e lavoro di prop(lganda e di organizzazione >l}e l'opera svolta .-Jai nostri compagni nel Congresso Operaio di Milano del 1891 ed in <1uello di Genova del 1892 (cfr. Agitazione del 4 novembre 1897). Sul piano organizzativo la massima preoccupazione di Malatesta è quella di legare l'azione politica del movimento speci-fico alla azione so· . ciale delle masse, di stabilire uno strello rapporto fra la organizzazione :;marchif'a e le masse popolari in movimento. Particol.irmente dva1.:e è la sua polemica contro i fanatici dell'anal'~ d1ismo che si inibiscono ad ogni. contalto con sirati popolari non anarchici. 48
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