Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949

peri, ricerche, progetti, ecc.) indipendenti dalle buro1.;razi_,.sindacali •· :-1La~ tali. Segnalare i puuti critici della nostra economia, promuovere lo studio. Jgitarli (sistema fiseale tutto sui poveri; rovina delle terre coltivabili; con• versione industriale ed agricola dall'autarchia allo scambio; disoccupazionf' ed e.migrazione; soncnzioni pubbliche cd imprese essenzialmente passi\ 1 1· ..:omc le siderurgiche e simili; dissipazioni dei servizi sociali centralizzati: ecc.) - id.cm per gli altri settori della nostra ,,ila sociale, l'un l'altro col• legati cd interdipendenti (degradazione delle scuole d'ogni ordine; preva– lenza delle Chiese; degenerazione dei :Partiti; necessiti, di rottura della famiglia-prigione e della scuola-riformatorio; reazione ai sistemi filosofici. prot·lamazione dell'antisistenrn; senso creativo del contrasto tra l'arte nuovu e l'antica; resistenza ui pianificatori. ccntrulizzt!ti, assistenza ai pianifica:ori dal di dcnlro; e<.'C.) - il tutto come pinttaformu di studio per l'avvio dcllu volontà chiara di nuo,•c forme sociali. << irrcalfazabili )) ogg-i. ulopist.ico for• mento d'a,·vcnire. Ecc. Facili pcusieri di massima. Troppo facili. •Ma come tradurre queste indicazioni cli slradc possibili iu un'opera quotidia1ia efficace, per mc per te per noi ciascuno dove sa e può, e com,· per <1ucst'opera mcl.lerci d'uccordo e lavorare insie.:mc - questo non è ma· teria di discorsi generici. Ognuno ed ogni gruppo debbono pensnrvi da sè. nelle loro località, in riferimento alla gente che si conosce e che ci conosCc. E l'esito dipenderà non solo dalla bontà delle idee, non mai dalla sonoriti, della propaganda con cui si espongono, sopratutto dal quanto di lavoro clw ciascuno è disposto a dare rinunciando ad ore di comoditil e cli riposo, e dal quanto di stima sociale che ci si è guadagnati con la propria vi1a. «Politica" è di fatto un'arh~ ignobile. Insudicia dii la pratica, scm– pt·c. Anche Lenin. con tutte le sue belle idee, allo stringer delle somme i'è ritrovato ad agire come se fossero state sue le idee di Machiavelli o di Treitzchc. Ed è i11e,•ilabilc che così avvenga quando si parte in atteggiamenti ; pratici », t( realistici n, cioè amoralistici - con l'illusione che esistano ,campi sepitraLi in cui l'agire umano può S\'incobrsi dalla moralitit neccss:1· ria alla sua wnanitil 1 cioè che le norme etiche rnlide per i rapporti perso• nali possano impune.mente ignorarsi nei rapporti sociuli. Tale è, <li nccc,-. ,,.itit, la 11 politica),: la quale implica una sopra\'alutazionc di sè, una sotto• valulazionc del prossimo - (<io» so come egli debba agire per il suo bcnt• (nella migliore ipotesi), o egli è « materiale umano)) 111'r i « miei >J csp•·· rimcnti (nell'ipotesi peggiore). · Antipoli1ica è per noi anarchici una clivis.i. E non scr\'e soltanto a dHenderci contro il <1far politicu 11 dei .Partiti. 111a anche cont-ro le nostre stesse tentazioni di «. far politica », che e un la• voro piacevole, dà senso di superiorità, alimenta .al fondo i nostri inelimi· nubili impulsi di .Potert>.. Snppiamo - ;. In doloro~a 1·om·lut-ionc t>Vid('!llf'

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