Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949

i1ucl t"hc fo dello Slalo, :.c1•011do1'c@prc..si011edi Alberi C:1111us. 11. u11c 11i;:1- d1 inc a dcscsperer Ics hommcs ::.. C'C lo Stato di dirillo diviuo e quello t< proletario•; c"è lo Iulo rnn· ttuislntorc di Gengis Khan e di Hitler; e c·è :.111t:he lo Staio r:igionc,olc (' di «élite:-.: lo S1:1to piì1 o meno libernlc di Pareto e I\'1054.•a. C"è i11fii1e lo Stalo•Nazione, lo S11110di 11rn,8a, d1c è lo Staio pii1 modt•rno per et:• 4•clcuzu. Mu lulli si disti11guo110 per il follo d1e in c~si ruu11111itì1 è di, isa in due pal'li uisai ineguali: capi 1..·hc s:111110 concepire gli scopi supr"mi e i mezzi per conseguirli, e gregari che possono tull 0 :tl pii1 riuscire :.t farsi 8trumcnli cffic:1ci dcll'impre~:1 escogit;.1lu dai c:ipi; monarchi im•estiti du Dio e popolo 1·he. come diee,·a 1Proudhon, « pena. puga, t· prega,,: «élite•• piì1 o rncno µ:rczz11d1e anemie alle sue faccende :.olio la guida elci politii·i <li 111c8licrc. «!('gli ;:prci:1lisli e dei tecnici. l.'c8scuziale, in queste ,·arie forme di Stato. è che lu scic11z:1, l'aud:.u·i:t t' 1°11u1oriti1appnrlengono a pochi, mentre ai pii1 convcn~ouo so-,ta11zial- 111cnt.c l'ohbcdien~.a e la disciplinu, ,·ioè la di5posizione :i rinun<·inre al pt'oprio Ci!Sf"rce alla propria spo11t:iuciti1. per adullarsi :ii clcacli del po· tcrc. Quc(:fo t· il fon<lamcnlo del dirillo d'irupcrio: del ,liritto di 4•ostri111-'Cl'C :-1•11z11wr~undcrc che è il cc sc~uo ,, clcllo Stato. Ora 1 si è liberi di credere clic l"ubolizionc dello S1:.tto i'li:1u11°ulopia . .M:t t" in ogni caso :int··hc d1inro thc. fra diritto d'imperio e libcrtit. fra il dirillo di ,·o~triugcrc l'uomo scnzu persundcrlo e la giustiziu. fra lo Stato e In ~ocictì1, c'è una eonlr:iddizionf" insanabile. Te111arc di :11·1·ordarc li– hNIÌ1 e imperio, ,,io lenza &o\·en·hi:111tce giustizia. e tanto pii, ,,rctcndcre "hc per ,ie arcane !"una poss:i ('Ondurre all'altra. 11011 i· 1>ossibilc c·hc a 1•:1• rolc e per sofismi. Cofl:Ìand1e do, 1 rebl1c l'SSCrl'd1i:1ro che il diritto d"i111pnio può tah oha r-.~erc usato l'Oli moderazione, ma •·hc per natura <·sso 11011 ·011os1·e limite :dtro che in presenza di urrn forza cslrancn all.i sua: qucll11 di uuu scwiNli ;·hc gli resista in nome del sc11~0 ,·omune e delle norme sorlc n:11ur:'llrnr111c ,la~li autentici rnpporli um:1ni. lnsornnrn. al dirillo d"impcrio 11011 si può opporre ,·lu.' il rilìulo tl"ob· bedienza. C'è una concezione della polilitu. car:.1llcrislita dello S1a10 di m:1s~.t vdicrno, SCl'ondo la t1ualc ugirc poli1icamcnlc \'Uol dire or~anizznrc individui ,• 4•lussi in mec(•anismi ahbast:1nza pcs:ulli per csscrctapuci cli f( for prcs.:ionC" >J ...,uJ potere e co(:1ringerlo a co1u-cdere <1ucslo o quel pri\ilcgio, ti lasciare pii1 o meno indisturbalo quefto o quell'interesse coslituilo. In <1uesto genere di polilica, nè la libcrt,'t, nè la giuil-tizia, nè la difosa dei dirilli .specifici 1lcgl'iodivklui o dei gruppi 111111110 vcrtm1rnte posto. Si tru:ta scmplircmcntc di .str11ppnrc van1:1ggi o di e\'itarc d.a1111i :1cce11ando 1 per comin,·iarc, le forze C$ist.cnti, e C"0llesse l:1 forza maggiore dello Stato, come duli di folli « realisli,·i :o che s.ircbl)(' a,surdo ~fid:1rc, o disturbare seriumc111c. 5-li

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