Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949

Ma f' diffit:il1• 1:apin' t·ouw ,.i po=;t Lislrallan· f' ruinimizzan· l;1 "t·ic•n:,,a 1••·1· ~li Jl;forzi ('h 0 t'~a fo di .:picgal'e i fenomeni cll'lla na1ur.1 rnzionalmcnl(' a henefìt·io del sapere r delle 1·011osN•nzt• umanC': 1·0110Jl'1•cnz(• t llf' s11ro11ano l"mm1nili1 a lihl'r:irsi dall'ij.:lloranza. d;,i pregiudizi e· dalle :mpcrslizioni. N"o, la scicnz:1 non l'pic~a e non ha Jl'c•opcrto tulli i fc·uomcni •· i problemi della nalurn. ma a confronlo d('ll 0 o!l'l1wolo, della ('aUS;t ~,·onosl'iula. oncsla– mcnl(' riconosl·c I" propri<' limitazioni e pcrsish' nella ril·crc·:1: il l<'ii-mo ,·i d.:, l'arbitraria :issunzionr di clio-,·ausa-prim:1. im_·o11trollobil1•. I.a s1·irnz;1 ,lon<'bhc c,.serc lasciata agli .,,,ic.nziali nei rnoi dr11ugli pii, difficili ,. mi– nuziosi. Vi sono però. ;;:ul lc·n·t•no 5f'icntifìco. elci principi fondanu·nt:di di 1·hiarczz:1 e-:1 011cs1i1 cht' 1'0110 1·0111pren~ibili 1· com·inccnti :in1·hr- per ;.:li atei che non sono seicnziuti. E dovrebbl'ro cs::=crlo anchr pn i rrlig:io!'i 1·lu- 11on .-:on ciechi <' non hanno paura dcli.i 5-comunit·.1. e, JI conAitto tra f:("ienza e fcd<" ,'.. piì1 pl'ofondo di quello 1·111· 1-·or1·1· Ira la scicnz(t e lr religioni 1). )1i .sembra piì1 logi1·0 dirr c.hc ,·i {· conflillo ira scienza e fede. ma c·hc tra la ~cicnza l' la rf'ligionl' <'orr1• l'ubiNW, Clw t·oF.a è la S<:icnz:1? Per non a,·crf" rinfon·ialu la no;;:1ra ip:nor:.mz.i. cliamo l:1 11arola ad uno scicnzialo: il Dottor _.\, J. Carlson. pl'<'.sicJcntr tlell'Assot'ia• ;:ione 1\mcric,111;1 per 1'.,hanzamt•1110 dl'lla S<-iruza. f' profr.s::on· .1ll'u11i• u:rsiti1 di Chi•·ago: i< La piÌI largamcnh· acccll;tla dc.li11izio1w dcli.i ,,.1cic11za i· for::=1· la ,-1·· ~ucnte: un aggruppamento cli dati stabiliti, \'erificabili " organizzati. oth•· nuti altr:t\'er~o o!scn·azioni, f'Spericnz<' o esperimenti contl'olla1i. Qm•;:fi ,lati. frcqucntcmcnl<', portano ad una 1·omprcnsionc approssimativu df'II,· n•bzioni cli causa tra gli C\'cnti. r qucslc relazioni ci danno quellf' 1·hc 0:-0110 1·omw1cmen1c dette le;?gi della .-:ricnza .• ·\ mio modo di pcnsan!. 1°f'le11w1110 c·lu• nelb P:(•ienzu ha pii, rnlore della ,•erifi<·a dei folli. dall"appro::sim:izionf• delle leggi e la predizione dei proce!l'si, i_, il mrtodo impicgnto pu Ollf'nes·,· tfUCSli dati e l'a11iwdi11r di quelli t·hc Jrnnno la\!Oralo t1d otlcn<'rli. In altr,· 1mrolf', il più impurumtr l'le,uenlo della 1-(;icnz:i i• il m,~!.odo scìf.'Ì1t.ifiro. Quale ~·· il metodo della scienza? Jn assenza: i• que;;:to: il rei<pingimcnlo iri toto, nel campo dcll'c-.pcricnz,1 di qualunque autori1ì1 non ,.,,crim(•nlalc• ,. non osec1·,·abilc. Comunque alta 1wllr 5'fc•rt· dello .:tato, drll., 1·hi1•--;1. della socictì1 •· della s:(:icnza poss:i csscl'c la (lOsizio,w dcll'indidduo d1t• .. i pronuncia i:_u<1ual;:iasi eoggctlo. lo scienziato domanda .:cmprc I,~ 1·,·idcnu·. Se la sola e\·idcnz:i prcscn1a1a si riduce :t (( rh·el:izioni ); in sogno o alla " ,·occ di dio». lo st·icnziato 11011 I.i prende in alcuna f'Onsidcrnziouc•. ~•· 1•\·idcn.-:c sono introdollc. cs...;1• sono ~olloposl<' :1 rigida o,.,;_crv:izion1· p,·r· ,edere se i fotti addolli •· lr conclusioni sono ~ius1ifìeati da qucslr f'\'Ìdcnz,·. ""on ,i C niente di a~truso 1· cli rccoudito nel m<'lodo della --cicnz:1. Ccrt.1 .. mente. in t·crti campi della ricerca s-cic111i,fÌ<·.1 i metodi speriml'nlali ,. i finii 1·hc f•onducono veri.O 1·ondusioni certe o prolJabili: dh•cnt:mo , 1 icppii1 ..,,~ifid e rct'onditi. Infatti. le persone non versate nelll' .sci(·uzc hanno clif• fìcoltìt a seguire tJUCJ:li cla1i, cosi come le hanno cl'l'li .-:cicnziati ,·he nn11 hanno diml'~tid1czza <·on 1campi di,•n~i dal loro: nH1 il ,,rinf'ipio 111'1 nw•

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