Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

P. J. PROUDHON PENSATORE SCOMODO Disse una \Oha Fouchè: « datemi un pezzetto di carta_ con la firma d'un uomo, ccl io lo farò condannare a morte ». Questo può essere un prin– cipio fondaru<'ntale nella procedura della Polizia di Staio, ni:1 non è prn· prio nulla di buono nella faccende intellettuali. È accaduto, ad es., che J. ,S. Schapiro, ,rucdiante citazioni accuraLa– mentc c::trattc dal loro contestò, abbia cercato di provare che 'Proudhon era: J) « un precursore delle idee foscistc ... (che) suonava la nota fascista dc-I ,·ipudio rivoluzionario dcl_la democrazia e del socialismo ... , il portavoce in– lclleLtualc delle cbsei medie fratu..:csi )); 2) un sostenitore della dittatura in genere, e di Luigi Napoleone in particobrc; 3) un antjscmita; 4) un nC'• mÌl'O dei Negri americ:rni; 5) un predicatore di guerra; 6) un ne.mic·o del· l'Uo·mo Comune; 7) un antifemminista. La prima accusn \·iene J)rO\'ata eia mr. Schapiro in questo modo: Prou– dhou era un pict.:olc borghese ed un soslenitore del fascismo percltè egli non trcdeva nella nozione marxista della « lotta di classe>) od in quella di una rivoluzione violenta coronata dalla villoria del proletariato, accorgcn· dosi che nei lempi moderni rivoluzione violenta può significare ~oltanto dittatura e trionfo di qualche specie di cbsse mcdi.i. iMr. Schapiro aggiunge poi che Marx cd i <So<:ialisli:n 1 cvano m1ch'cssi torto, in quanto non com1>rcn– clc,·auo pienamente la natura e la funzione storica della clasi.e media, men• tre le disarn1onichc intuizioni di ,Proudhon eran derivate da eventi con– temporanei. In tutlo ciò una cos:.1 è evidcnlc: mentre mr. Schapiro non crede egli stcrso uclla \"aliditil delle nozioni ntarxiste, le usa per definire Proudhon e per mostrare ehc egli era ,·atti,•o, anche se i,nfine non tl\'e,·a tutti i lorti. Deriva da questo la tortuosità particolare del suo ragionamento. Da un punto di dsta marxista può anche essere correlto dire che Proudhon cm un pi(·colo borghese, un traditore 1 un fascista, cl:.11momento che uon ncdev:1 nel'a guerra di dasse, nella dittatura del prolclnriato, e cose ~i– mili. M~, se $i ritiene d1c tali nozioni m:trxiste sono in ogni caso sbagliate (e sbagliate .m un punto fondameutole, quale è la funzione storic:1 delle ,·arie classi). allora noi abbiamo ben ragione di <'hicdcrgli d1e egli giudichi Proudhon su altri piani, e chiaramentf' definiti, e sulla base di tiò thc Prou· dhon "cramcnte intf'nckva di dire. Ritengo che i ragionamenti di iProudhon (e se ' -i.in buoni o caui,·i, 481

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