Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

eccezione >1. Egli ricorda tulle le eccezioni che bisognerebbe fare: da Ga– lileo ,Palla a Luigi Galleani, da Cesare Agostinclli :1 Piero Vasai, da Giu-• seppe Preslandrca a Pilade Tocci, tulli pestati dalla reazione, chiusi in. galera o deportati rii « coallo ». E perchè non muoversi per i ribelli ddb Lunigiana ancora detenuti o per i vecchi condannati per le bombe di Fi- renze che da diaciassette anni gemono nei penitenziari? · E fra l'altro raccomanda: « Noi scongiuriamo r1uei compugni ti riori lasciarsi, trusponure da i11- co11sulti simici di cuore, e restar fermi. ul. progrnmmt1, Difcndit1mo Cipriani, difc11dfomo tuU.i i nostri, difendiumo tutti i pcr– scguifoti, tut.t.e <1uantc le uitt.imc <lcl governo e della soci.et.à; 11m difcn– dicunoli con me:zi conformi olla l<1ttic<1 nostrn, che sono i soli m.e:zi. e/re· noi riteniamO e/ficuci, e non gruuidi di. mali peggiori. di. q11elli.a cui vo– gliamo ripllrnre ». Ma ai primi di luglio si apprende - da alcune lettere rese pubbli– d1e - che Cipriani ha accellato con piacere la caudidatura-protcsta. Cosi la polemica pro o conll'O i sostenitori di Cipriani automatica– mente si sposta e diviene polemic-a pro o contro Cipriani stesso. Cipriani avev:.• a\'uto il suo mom<'nto « anarchico >1al tempo del Con– gresso di Capolago, quando i superstiti della prima Tntcrnazionalc fonda– vano <1ucl « }Xtrtit.o sociulisw mrnrc/1ico ri1;ol.11zio,a,rìo >>. che cli fatto era in,•e<:c un.i << conccn1razione )) di forze libertarie e rivoluzionarie, con pre– giudiziale .-.uti-clettoralc. Anzi Cipriani era stato a quel Congresso incaricato di compiere un giro propagandistico cd organizzati,•o in Italia, giro che fu poi intcr:rotto da fatti di Piazza S. Crocc- in Gerusalemme a Roma il 1 maggio 1891. I\falatcsta rico1·da questi particolari e cita - poichè Cipriani andavn frattanto sostenendo di non essere stato m"i <·ontrario ·alle elezioni - le risoluzioni di Capolago dal Cipriani stesso accettate. Ed ha parole durissime nei eonfronli del rivoluzionario romagnolo: e< A ,ioi duole molt.o .cli 11011 essere d'tuxordo con Cipriani, e per la stima grande che abl}imno per l'uomo, e per il. concorso por.eme ch'egli potrebbe dt,re. (lll'opcrc, nostro; nw, nè co11sideraz.io11ipersonali, nè I« spe– ra11u1 che ris11l.tercbbe poi, illusoriu, di. acquistar Joru1 per me.:::o di un e<111ivoco, ci fartm tacere il. nostro pensi.ero e deviare dal nostro cammino ... ,. Ore, Ci.priani, se so110a11t.e,tticlie le ultùne lettere clic si. co,wscono di lui. si dicliiar" p<1rtigiu110 di una umica divers(l d{lllo 11ost.rn e si ,nct1.e da· sè st.csso fuori del pC1rtit.o ». Ed in merito a possibilità di accordo con i ciprianisti: << Noi non credillmo ullu utilità. nè alfa possibilità di 1w'1rnione conse. guita a for:.a di tacere le proprie opinio,ii. e di 11<1scor1dcre l differen:e di propositi e di wuica esistenti ... . In qmmto <1 noi. vogli.cmw siriccrmnent.e, art/e,1tementc l'uccordo, la cooperazione fra tuU.e le forze popolari. per fo difeso della libertà e per 37T

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