Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

1'1arxismo e anarchismo Nou è possibile dare <1ui una , cduta d'insieme o uno S\,'Orcio storico del movimento anarchico. Vogliamo liOhanto ricordare clic l':marchismo: nel corso della -sua storia, h:1 percorso una serie di fasi diverse - comP I:. tcrrorisl.a o la sindacalista, ad es. - e che l:1 su.i evoluzione (·ontinua. A differenza del movimento mnrxisla, in cui la minima divergenza d'idet· conduce a scissioni, in modo che noi ,•cdiamo ;1 lato dei due P:irtiti di Stato (iP. S. e P. C.) una moltitudine di minuscoli gruppi, insignificanti, che "cgctano pili che vivere - nel mo,•imcnto internazionale anarchico si ritrova in,·cce•una operante tolleranza reciproca. Le di,,crse concezioni anarchiche coesistono, discutono liberamente i loro problemi 1 evitano atti di violenza cd espulsioni e scomuniche. ·t in questo In sorgente della forza morale e della capacità d·cvoluzione ideologica del movimento anar– chico: seppure questa tolleronza s'arresta, ncccssariamente, laddo,,c i,i presentano delle tendenze \'Olle a sostenere uno Stato od una guerra. Una differenza essenziale è così evidente tra i movimcnli marxista cd anarchico. Essa consiste nel follo che nel marxismo predomina l'intollc– r'anza, la quale colpisce sopratutto i gruppi pii1 (< a sinistra », cioè pii1 prossimi all'anarchismo; mentre In tolleranza è la regola ~cncralc nell',1· narchismo. Ed in questa di[crcnzn si esprime la dh·cr.5-ili1stessa delle due ideologie. li movimento marxista è infatti essenzialmente socialist:1 di S1ato: il comunismo dei Consigli liberi eos1i_tuisce in esso l'eccezione. n mod– mcnto che tende alla creazione cli un nuovo Stato è costretto u com1uistare e dirigere le masse: per ciò gli occorre un Partito ben disciplinato. che non tolleri deviazioni, e sopralullo nessuna deviazione «a sinislr:t » od « anarchichcggianlc ». L'intolleranza ideologica di oggi è !"immagine di ciò che sari1 l'intolleranza statale nella pratica di domani: le espulsioni e le scomuniche prcsenli sarauno le deportazioni e le fucilazioni del futuro. Il movimento anarchico tende in"ecc ad una societì1 libera, senza con– strizioni e senza Stato. Non vuole quindi conquistare le masse uè diri– gerle: cerca soltanto di diffondervi le idee anarchiche, in libero contrasto con tutte le altre correnti. Qualsiasi misura coercitiva da parte di una mi– noran7.a - anche se essa si dicesse anarcl1ica - condurrebbero ine,·itabil– mente a nuove forme di oppressione e di sfruttaniento. Sohanto l'ele,·a– mcn10 della coscienza delle ma5SC costituisce una garanzia 1>er l'emanci– pazione umana. E questo cle\'amento non può essere che il risultato della t'.'Spcricnza propria delle masse, in primo luogo: cioè degli incljvidui e dei gruppi ehe costituiscono le masse e che nel cono dell'azione si rende– ranno conto della giustezza delle idee e dei metodi anarchici e del ca– rattere nefosto dei metodi statali. La repressione violente condotta contro i socialisti di Staio condurrebbe clifotti anch'essa ad una nuova forma di Stato. 33ft

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