Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

e, itarc ogni mauifcsl.1zioue di liber– ti1. Mohc utopie non passerebbero la II pro, a dclràrte >1 suggerita dn Jlcrbcrt Uead: I( Plwo11c, come viene ricordaco troppo spesso e cori trop1x1 compia• cenu,, ,wcvo bandito i poct.i dalla sull lfopubblicu. Mo quclfo Rcpub– blicn era w, modello irigt111ncvolcdi per/c:.ioric. Potrebbe essere reali:– u,to da <11wlche,littatore. mu ri11sci– rrbbc " Jun:io,wre .soltanto al modo in rui /1111:.iom, unn macrliiria - meccanicamente. E le moccltine /uu.• :ionono mcccanicwne11le perchè .son costituite di moteriali. inorganici mor– ti. Se si wole esprimere i<, diQ"rcn– u, tra ,1110 società organicll e pro– gressiva ed ,mo statico rt>gimc tota• litttrio. si. può /ttrlo in 1111(1 .soln pa• rola, la parola arte. [.,a .società p11ò incorporare quegli. ideali. di libertà r di .~viluppo i11tellct.tiwlc clic alla maggior parte di noi appaiono comr fo sola meritevole $011:.ionedello vi• "'• ma .soltanto a condizione clie al– l',irti.stt1 sia co11sc11titodi /un:ionarc lihrrament.c ». Le uto1>ie che su1>crano <1ucs1a prol'a son quelle d1c oppon~ono alb J, N A JOURNEY 'fJLROUGH UTOPIA » concezione dello Stato centralizzato <1uclla di una federazione di comu· nità libere uclle c1uali r iudi,iduo possa esprimere la sua person::dilà senza essere soggclto ull:, censura di un codice artificiale, do\e la liberti", nou sia uuu aslrattn pttrola ma si ma· nifcsli concrclamcnte nel la\'01·0, si.t esso del rnurntorc o del pittore. Quelle utopie non s•occupano della morta strullura della organizzaziorH' della societi,, Jna degli idcnli su cui 1>uò essere costruit.1 un.- società mi• gliore. Le utopie ,rntiautoritarie sono meno numerose, cd ha11110 esercitalo meno influenza delle altre, pcrd1è presentavano idee audaci cd clero• dossc in luogo di pronti e facili pia• ni, perchò domandal'ano a ciascuno di noi d'essere 1< unico>, anzithè uno tra molti. Quando l'utopia indirizza l'erso una l'ila ideale senza con ciò dil'en• tare un piano, cioè senza prrlcnde· re di sonapporre una macchina scn· za "ita ad esseri "i"cnti. allora css.i dh·ienc \'eramcnte, come disse Oscar ·Wi1de, « la realizzazione del pro- grcsso n. M. L. BERNERI ,li JJrOs•ima 1>ubbliNt.i<lne ron Porcupine Press, London c-(lnlntrodui.ione e Big]ioiralìa. PUBBLICJAZIONI RICJEVUTE I.a vila ar<Ùnle ed in.lre.pida di l"-,isa.Mi· cl1el <li F. PU.NCJU,'. traduz. ital. di U. Contliglio. Ediz. Terra e Libertù, Sira– eusa, pag. 278, L. 350. l.'i11,li.spc,1y,l,/e revolutio11. di CASTON Lv.– ''AL. FA.litionfi du f( J.ibcrtaic-e », Pari~, 19-18, ipa,:. 28•1. 336 Do~ va la Co11 /etle.ra ;;ioneCe,u!rale del lavor0?, di A1.eDTO M&SCHI. Cru11po E· di1oria]e An:m:11ieo, Torioo. 19.18, 1,:ii. 30. Socialismo y llumtmi.smo. tli E!!NliSTAN. Eclici«ie,;; RECONSTMUIII, Huenos A)res., 19,18, !J.:lg. -12.

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