Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

mC'rll(t d'11,w mlli.•politicct opcroiu. procfctmando che « la distruzione di ogni potere politico è il primo dovere del pro– lclariato >) ('/,{' « og11i organizzazione d'un pote– re poli1ico, supposto J>rOV\'isorio e ri• voluzionario e mirante a raggiunge– re la della distruzione, non può cs– SCl"e che un nuovo inganno, e sarcb– lw dannosa per il proletariato tanto quanto lo sono tutti i governi che esistono attualmente>) e che, i11fi11e ((respingendo ogni compromes• so per giungere alla l"i\·olu,,;ionc SO· dalc. i lavo,·atori di Lutti i paesi deb– bono stabilire tra essi. all'infuori di ogni politicn borghese, la soliclarie- 1i1 dcll'azione rivoluzionarin >>, ,:; stata qucsltt I' affernwzior1e de• òsiva c/('lf'<Uwrc/,ismo 11cl movimcn• ,.o operoio dei J<r secolo. 1.Jelezioni tlel.L'esperien~a L'cspcric11zct ci impcgr/CI oggi ,, ri1111ovarc lu trtldi::::.ionc di St. lmicr - che f11 lct trudizio11c delle Socierà Operaie (lroricesi. del Giuro, belghe. olrmdcsi. i1<1lim1&. spagnole, inglesi. americmu~, slove) di cui ern costit11i– tn la />rim.,1 lru.emu::::.ion<tl.e.Una grt111de lc:.ion<' ci vic11e micor oggi dagli dementi <tdurrnti allor(I (lttor– rio a Baku11i11contro i dittcttori <1'-1 Consi.alio Gcucrnle (' del Congresso dcll'Aja. illll è. necessario per noi. li– quidare ,m certo 1111merodi ill11sio- 11i 11wl.11ra1c 11cl1' cpocu seg11c11tr (1880-1948)_ Dc,pprimr, l'illusione progressista: q11cl1(1 e/re prcsCtllll ogni sviluppo storico come un ((guacfoguo :» sul 328 pfono mn<mo - ml og11ilotta di clus– se come uno sforzo propulsivo llp· plic<tto al carrozzone deJl'umw1ità sull.c rotllic del « divenire socitd.c riccessario » - cd og_11icrisi socird.c come una semplice alternativa tra (( sncilllismo » e « capiwlismo )). Poi, /.'illusione cconomieista: se– condo lu quale l'incg,rngli<m::::.a dcli.e ricchezze è la sorge11tc di t11tt.e le su• bordi11<t::::.io11i. politiche, mcntttli, iri– tclleu,rnli. morali, ccc. ifl rca/1.i,, l';,. 11eg1wglia11zlldelle riccltc;:,c è uno degli aspetti. secomlari. che ussmnf.! l'it1eg11"gliar1:.<1 dcli<' /un::::.ionisocia– li, cioè fo gerarchia. Ora. la gerrir– èhi" desii uomini sì fonda dapprr• fritto s111/(I esist.CIIZ<Idi (ltl(t sernr– c/,fo polit.ico-r<'ligiosll dei 1)(,/ori. Du cui l<t 11ccessitù di """ rivolu::::.iorie liberntricc cd cmancipllt.ricc sul. pict- 110 st.esso dei. vnl.ori. sul pi(lrio dçl.fo loro pluralità e delfo loro ·;ndipcn– drri::::.n, " ciel loro co,icreu,rsi neccs– sctrio iri tutte le forme ciel la1;oro. lnfi11c. una ,nist,i{ìcet::::.ione non m.r– no pericolosa e clircttcm1c11t.e leg"tu alle precedenti, b<tttczzcttll d<t Rer- 11eri (( operaiol(ltri<t -,,, cioè I' idol.ti .. tritt dell'operaio. l.'operoismo Jmwti,. co. ('CC.: la religione del prolelari:t– to. Q11cSt<treligione è. 11tili::::.zat" ci. nicmnente cl,,;, Partiti corn1111is1.i e so– cialist.i autoritari. per mascl,erarc l.11. loro cffetti.vll clit.taturn jntellet.111alc <( sopra 11 il prolctari<tt.o. Si ritrova pruticttl<t con un resto di. bnorw fede nei mil.itanti del sincl<tC(llismo puro. E nemmeno è sconosciuta, c,l1ini.è, trri gli anurcl,ici. Ma è essa cl,c im– pedisce di scorgere come ogni que· si.ione socinlc - ed in pttrticolare qucll<t del « lnvoro lib<'ro )) - non si conduclc com.e fini! c/'1111 conflitto tra <e operai e borgl,csi l). comf> -~e

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