Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

LIBERTÀ DEL LÀVORO l" importanza premiriente del Il,. voro tiella costruzio,w dellrt 110- ~·trn 11mrmitcì è così evidente c/,r petr inutile mcucrlu i,i rilil'vo. seppur gi.ovi rioffcrnwrc che 11011 è prcmi- 11e11tc al punto di farne - con i. nwr– xist.i - w1 <111id essenziale eh" con– dizioni con I<> sue forme perfino I<, 110:;tr(I mornlità, da strumcnt.o q11C11'è passando a /1111:.iowirr come un {rnr. Risprll'.o al prob1.cnw elci lavoro due teridr11:c si .~ori viu vi<t mcmi/('• st(lt.e nel movimento dei lavorotori iri q11cst'11l1imo secolo, ttll.'in/uori tlci modi cc,piutlistici d<'l lavoro. L11- scitmdo chi partl' fo critica di questi modi ct1pit(l/istici. clic richiede d'es– sere trat.lllttt r, sè - ,mclic 1rer tener conto dl'i molteplici. tentativi ,li 11- mrmiz:::arli escl11de11dor1c In rttpllcità individ11alc. nella mm<1sper<mut che In «rnp<1cità collettivm1 suo surrogato giovi a slllntrl' il sistemll - è d<1 con– sidcrwl' l'operare delle sue tende11:e ,1ccc11rwte.,1mbed11e sort.c da impul– si <mtic"pitnlistici. E son esse, come si ritro1,·(I ;,, 11,ui i cantpi. classific<t· bili in mi contrcisto n<'lto: le tenderi– ::.r <r socialiste >l. /<> ,,.11de11:;e ,, ,111t1r– rhicl,e )). Il laMro socialisia Il soci"lismo! ciò che si dice oggi « socialismo ii. è il .~orialismo di Stu– to. E questo socialismo. che è il solo allualc. vuol fare del lavoro ur1t1spr. cie di corvée soci"le· Prevede che l'uomo e la donna di domani, com.• pinumo obbligutoriame11te col loro fovoro 11mt /unzione d'utilità pubbli– cc,. /_/ir1divid110 darti. "lit, società 1111a pari.e della propria attività q1101.idia~ Tilt: proprio come il servo del nu.>dio evo cons(lcrava tre giorni /Jer setti– marl<1 " sudare per il suo signore. Questu eor"ée moderno si. compireb..– be, 11el regime (< socialista », il più presto ed il meno /at.icosmnente pos– sibile. E si dice clte così., dopo ,wer "dem.piuto oggi. al suo <1uotidit1110 dovere verso ltt società, vista in arto ot.travcrso lo Stat.o, l'individuo W· rebbe libero per il resto del. suo tem– po - lascimulo <ti. pi<mi.ficat.ori. ,igli « orgtmiz::.t1t.ori. )) ,, ciò delegai.i, dal socialismo imperw1t.e, fo cura di. « pCrlSl1re la società.», e qu.iridi di deci,lere tr<1l'altro <111che i modi i limiti del 1.uvoro tli. domani .. Noi vediamo on, chioro. ottraverso le esperiet1:.e russe ed i,;glcsi. (e si potrebbe dire 1mche ottroverso quel– le iralim1e e tedesche) <t che cosr, undcsse obbiet.t.irxun.ente una u,l.c sol.u:.io11e: alla estro11iissio11e co11i• plc1t1 dcll'operttio tfoi problemi dl'l lm:oro e della vito. e,/ ali' <1bbcm· dono delle poche libertà eleme11tari sopr,wviverir.i nnchc nel S(llarit1to. Grnzie 1,llo Stllt.o. ftt produzione r la sua 11t.ili::.:.C1:;io11e socilll<' sono orga- 11i::.::.a1.e militt1rme11te, senza e/te il fa. r,·orat.orede6btt pensare ad ttltro che a

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