Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

nismo psichico evcnt.uOlc o un delerminismo divino al determinismo clas– sico, allraverso la porta del margine di indeterminazione. Ci mostra anzi che i melodi scientifici basali sulla determinazione non sono ancora giunti ad una strada senza uscila. Il limite del conoscibile può esse,·e ancora al– lontanato dal nostro spirito, a spese dcll'inconoscibile 1 purchè il nostro in– tendimento riesca via via ad adattarsi ad astrazioni sempre pili ardue, le <1uali però sempre si traducano in conclusioni concrete. Ma la speculazione filosofica, tuttavia, è gii't tentata, e si comprende, a supporre uno od alcuni determinanti non malcriali - per i quali non è indi• spcnsabile un'ipotesi di Dio - che agiscano cllll'o i 1mu,gini di indetermi– nazione lasciati dal determinismo puramente fisico. Ed è parte di questi tcnlati,•i d'interpretazione il pensare che la c~ncezione seientifìca dell'inde– terminismo sia essenzialmente anarchica. Ma sul piano della scienza non i! possibile alc'una condusione filoso'fica: e non \'i è quindi luogo per affer– mare o negare ciò d1c ciascuno può, in libel'là. l'.Oslruirc spef'ulativamentc sulla base tli fatti e d'idee della scienza. Nci·cssario è conoscere i ìatti, conoscere le idee. È per questo l'inclc• terminismo - il quale non esclude il vecchio determinismo t1nzi 1 0 supera includendolo - de,•c csser·e conosciuto dagli anarchici. Cli anarchici deb– bono tenerne conto, 1.nir rcst..indo con la mente a perla al le cvoi'uzioni ulic– riori di queste idee. Non perchè l'anarchismo possa trovare nella scienza il eonlcnu!o ideologi<"o che deve avere in sè stesso: ma perchè è mortale per . qualunque ideologia il tenersi ancorata a idee scien1ifiche sorpassate. Quc• sta incapacità di utilizzare la scienza, di e,unminare con la S<'ienza. 1·on1icnc la f'ondanna a mo'l'LCdell'ideologia che vi si rassegni. A. KEPES. N. ,I. R. A. K. {(1w1lific,(lto ad i<foe vrecise ilal ,wo lavnro di ricerw nelfo ::011,1 di co11flun1::a delfo /isic" ,tcJW chimioo e dello biofo~ia) l111messo fl fuoco wi t1spe1to rll(lic«le del tn1· v(iglio ,lel/11 .,cie11za moderna. Essa sia libenmdosi ,ialht (ISsolitU!z;:a (lei viticoli ciel />e11• siero 1mr(lmct1te razionale con c11i s'è <1lime11la/t1 fi11ora l'idea di 11n ordine chiuso nel• f'w1iverso. E costruisce in s110 luogo l.'imtrwgille d'un mondo i,, clii 110n v'è più ,,osto per << leggi » 1,re,ktermi11a11ti in se11so 1ota(e. 11è q11i11diper "lcm1r1 tmtorità iiidisc111il,ile 11è 1>er11ess1111 Dio personale. Dobbitllll(J ,lire clic ww tale visione del mmufo fisico t1p,x1re ~ noi esse11::ialmc1116 mrnrcl1fr:~. D(l Wtti i piani di pc11sie,o e di fovoro - d11lle rirti, ,folfo t~c11ia1, Jal4i filo· so/i« - c<mfcrme mollepUci ci vc11go110delfo i11tim,1 1wt11ra miarcl,ica d'ogni ide« etl azio11e « ummw » cl,e riesca ad (I/li/arsi se11;:(I coSlrizioni nrl,itrarie. Ma la co11Jer111n più sicura ci />flre venga 1»-oprio dal cami11i110delfo ricerca ,-cienli/i.c,a: sia ,fui risuh«ti, gitì raggiunti. sfo <lall'orienwme,110 i,i cui essa persiste. L'mw/i$i ,leuagliata di questo fatto Sllrebbe 11mmto mai intcres.<;(lrlle. Bw!li segnalare, ad es. la meccanica quaniica, 11 cui A. K. acce1111<1. In sosll111zaPfo11ck /1(1 cam:ellato dal 11ostro pensiero •il comodo <-"Onceuo della « co11ti111iità11ecessaria », cos1ri11ge11docia vedere nd mondo un insieme di accadi• 111e11ti elementari cl,e sono e resta110 «individuali>>, sempre ,li5tinti li/IO dall'(lftro, uve11li cfoscww la 511agmndez.za ed il sw, inte.rvallo a,1c/,e <11ia11do sembrano punti siiccessivì d.'1111av«ria;:;io11e11r1i,aria. A11cl1e q11eS1.o è 1111 co111ributo libera11te, e perciò liberlario.

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