Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948

mente. Fu uel corso di <Juest«rivoluzione che il moviment.o libertario ma– ni.Jestò c,l più alto grado lo smembru,nento e l« <;onfusione. Lei nwncanza di 1m<1 organizzn:::ione generc,le spinse niolli militw1ti anarchici nelle brc,ccia dei bolscevichi. E l« causci stessa che fece rcswre molti altri, militanti i,i stato di passiviuì, impedendo Lu completa upplicazio11e delle loro forze, che cremo sovente di una notevole importanza. Abbiamo bisogna villlle di 1111<1 orgm1izzazia11c che, riune,ida la m,1g– giara11UJ.dei pat'itecipa,11.i al movimcnt.o anarchiC-O, stabilisca nell'ant,r-) cltismo una linell, generc,le per t.utto il mo1t.iment.o ». « ••.. Il solo metodo che p11Òpo,.t.are c,/lti soluzione del. problema or– gc,niz:.ativo generale è, a nastro ,wviso, l'1111ione di militartti attivi dclt'cmar– cl1ismo, sulle basi di tesi prcéise ideologiche; tattiche e orguni.z:.<lli·ve,cioè, s11 di. m1 progrttmmu omogeneo più o meno definito. L'el.aborazio11e di ,m ude progrmnnw è uno dei. compiti pri11cipC1li. clte la lotta sociale degli. ultimi dieci anni impone agli anarchici. È a lJttesto scopo che il Gruppo d'anarcltici r11ssiult'estero consacra le, nw5gior parte dei suoi sforzi. La ~iauaforma d'oq;anizzazione, pubblicata più sotto, rup1!rcsentc, fe grandi lince, l'ossc,turu di ,m tale progrmnma. Essa, deve servire come primo JX1sso verso l'unione delle forze libertc,rie in ww sofo collettività rivoluzionarill lltti-v«, CUJXlCC di. llgire: la UNIONE GENERALE DECI,J ANARC/JICI ». Le idee cosi esposte, discusse dapprima nej_ gruppi, 6ollc\•arono pole– miche appassionate: pro e contro i.I Progeuo si esprimevano, Ira gli allri. anche le personalità più spiccate dcl movimento anarchico intcrnaziona'lc, fra i quali' Malatesta {l), Nettlau, Fabbri, Faure, ecc. Quando l'ambiente fu veramente inruocato da tali discussioni e il movimcn10 -anarchico giit accennava a dividersi in << piattafonnisti » e in « antipiattaformisti », il Cruppo degli anarchici russi volle tentare <li J>assarc dalla predicazion<' teorica aOa rc-alizzazione pratica del loro progetto, fltluando i principi organizzativi da loro sostenuti, e non solo nel campo nazionale ma an.chc in quello internazionale. Così, il 5 febbraio inviarono ai numerosi aggruppamenti e pcrsona– liti1 del nostro movimCJllO che da ogni paese erano affiuite allora in .Francia, l'invito ad una conferenza preliminare. Dictwa: (< Il Gruppo e/egli Anarcltici Russi spera clte voi conosci mc il .Pro5etto della sua « Pillttaforma d'Organizzazione )) e t;/,e voi abbimc una opinione precise, s11i suoi di-fferenti pmHi. D<tl curattere della « Pic,tt<,forma » vai. avrei.e vist.o il suo scopo. che t.emfe ull.c,creu~ionc di, une, « U f/NE GENE– RALE degli ANARCI-I/Cf ». Ma q11esta 1101.1 è clte il. prima pttsso, /f se– condo dourcbbe essere il lm.,1,oro nel senso imlicuto nei l/twdri. /r1termtzio11ali. ,{I) Vedere fra gli ahri l'opuseolo di 32 pagi11e 'Pubblicato nd 1927 a Parigi {&li– zioni del Gr111•1)0di Studi Sociali) Eòu « J:Orga11i:.:.a:.ione e l'A11arcl,i..-r ~ con .;crini di Ma– )a1e~1a, Nettlau e Galleani già preccder1tcmente comparsi io 1mbblicazioni italiane e francesi, con una chiara J)rdazione dell'editore. 27l

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