Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948

di partito, respinta quando si trattava del bolscevismo. 11 rifiuto del bol• scevismo da parte di Gorter non era nè completo, nè mondiale e non rin– negava ogni socialismo di Stato. Non era soddisfatto dclJa sua soluzione. Al– tri invece considcnl\'a il comunismo non come una questione di organiz:im– zionc o d"i partito, ma come questione di un nuovo modo di produzione. Nuovi te~tativi Poco tempo [a le di,·crgenze sono sorte souo una nuova forma. I co– munisti dei Consigli propriamente detti hanno e\'oluito fino a respingere c.:olJlplctamcntc ogni nuova organizzazione d'officina mc-otre lo « Spartakus– Bund » olandese, d'accorcio con gli anarchici olandesi, cerca di ricreare tali organizzazioni d'officina. Queste nuove associazioni di fabbriche si prc– sent:u10 sotto il nome di <e gruppi d'oflfoina ». Notiamo inoltre una certa differenza tra il concetto dell'organizza. :tionc d'officina come mezzo per la direzione della lotta operaia, quale l'ah– biamo vista ad A1wcrsa al momento dello sciopero dei dockers nel 1947, e l'organizzazione dell'officina come propClsa11dt1 per far progredire la dou:1 opcrai:1 (tendenza dello (C Spartakus-Bund ,i di Amsterdam). Le due tcu– dcnzc, la dirigi~·u, d'Anversa e la propagClndista di Amsterdam, si propou– gono cli riunire gli operai comballÌ\'Ì in organizzazioni slatutaric e di svi– lupparle poi in nuove organizzazioni di. .massa simile alle A.A.U. I comunisli dei Consigli propriamente detti considerano una tale iru· presa come utopistica e preconizzano dei gruppi di propaganda rivolu– zionaria con la diffusione della idea elci Consigli nelle officine. Questi gruppi di propi:iganda non sono organizzazioni di masse e non possono cs– acr'lo cl:tla la loro forza ideologica, così non Yogliono nè amici.pare il mo• vimento fu1uro delle massi' nè preparargli dei nuo"i ostacoli burocratici. (.cP!,'lle flf 11rouimo numero) GASTON N.,l.R. Queuo sc,ggio è cfw1 militollle elle lw pc,rtiwfore esperien:(4 delle cose di Cermanù, e in genere ,lel Nord Europa. /,o si avverte giù (lai fmto cl,c ig11ora il 1<:11u,1foo itolia110 dei Co11sigli di fabbrica. ili c11i a11siemeoffo dialettica c.,1 olla volomù (lel gr11J>pocomu– nista cl,e /nce1:o Cll/JO li Gramsci è pure co11P11ilo 1a1110 di 1ie11sic.ro e di ll::io11c. <li 011orcliici, specialmente o Tori 110.(E se 11ot1 se 11e 1x1rfq è colpa del· sile,1::io di quegli mwrchici, al• cu11i dei <11wli so11 tultom vivi e vegeti erf n11«rchici e be11 Potrebbero ripensare la lorQ espc.rie.11::fl e scriverne per co111rib11ire fl cl,e ossi 11011 .<i ri11eumo gli stessi effori. e si uti– li::::i il molto di be11e gùì allor,4 determù1010). Noi ci ri11erviomo di i11terlor111ireqmmdo il saggio sortì complno. E iiivitiomo /rol· iomo tutti o pe11s9rlo, a discttterlo, co11 ouc,1:io11e speciale alle possibili co11tamimr::ioni ,li mnr::cismo. A1>11111110 1ercl,P .~imoli n critichf.' 11 rifleMio11i è pubblicato. 24.)

RkJQdWJsaXNoZXIy