Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948

cd indccHrabilc II proprio pcn:hè ,ivcva in un'era cli grande sviluppo scien• tifico. Ed il Pasteur diceva in un !!UO discor8o: « Colui che proclama l'csi– strnt.a dell'iodefìnito - e nessuno , i può s[uggire - .tceumula in <1ucsta affermazione piii di soprnnnalurale di quel che ve ne sia in tulli i miracoli cli Iuli.e le religioni ». Jl confliuo tra scienza e Fede è pili profondo di quello che corre tra la St"ieuza e le religioni. Il vel'o posi1i, 1 ismo anunellc, e non può non ammettere, i"ipotcsi di Dio come quella di una c;lusa ultiurn. A ricondurre 1·agnos1icismn positi– vista sulln vin dell'ateismo razionalista doveva essere un cx-prete: Hoberto .Ardigò. Atei razionalisti e teisti sono pii1 ,•icini di quello che co1.nu11emen1e si creda. Per concludere, mi sin concessa un'ultima citazione, che ,·orrei servisse di monito a tutti i propagandisti dell'ateismo. e< È fare opera \'alla e ne– foiita » - diceva Errico .Malatesta, commemorando Francisco Ferrer in Uoma, nclFouobre 1913 - « insegnare dogmaticamente, come ,·eriti't sicure e pro,·nt.c, sistemi cd ipotesi inconlrollnbili: sia che qucslo si foc<·iu in nome della religione, sia in nome di una scienza. E non è pili intellcllua'hncntc emancipato colui che giura in nome di una scienza che non conosce e non intende, di quel che lo sia colui che giura in nome di un Dio inconcepibile e di un libro ehc gli han detto essere sacro ». Se questo monito fosse seguito, il 110\'anta per cento, e forse pili, de_gli scritti e dei discorsi di propaganda antireligiosa ci sarebbero risparmiati, la <1ualc cosa non sarebbe di scapito all'anarchismo. c. B&RNERI CIRCOLAZIONE Dalla rela:,.ione :.mnuale letla il 31 mar~o 1918 :ill·adunac1z:i generale ortlin:iria dei IH:>8SetSOri delle 300.000 tu:iouì for111:mti il .:apitale soci:1le della Banca d'Italia i,i rile,,a d1e lti circolazione monetaria era arri\'ala u L. 788.127.036.305 (di -cui L. 65.862.(196.455 (ii Amlire), con un aumento di duece11w1w111" milforcli rispello al 1)recc<lcn1e dicembre 19-16. A <1uell'c1H:>ca «a cr~ciu1a di f;(>lj cento,·entitrc miliardi, gi:iccbè a (me dicembre 19-15 EOm1110va 1reccn1ot1antodue miliardi. Per la labbricazione dei biglietti la Banca •i è yo)sa non t;0llanlo delfo ~ue offkine c:ir10 valori e cartiere; 1113 ha dovu10 ritorr«e 11ure :iU'opera di teni, eia per la carta, ll!Ìa per ):i stampa. La 6J)C$3 rekuin e $lata di ben L. l.917.050.126:' un vero patrimonio, ~i:i pure in car12 mone1a. M:a non bHta! La cireo1a:xione monetaria C aume.1h1ta nel m~ di luglio di 3l miliardi, salendo d3 815,9 a 846,7 miliardi. Tale aumento C il ,più forte che ,i ~iu ,·erifieato 6110 allora. Non era :it1ooro 111:iiavveauto che il torchio tlamJ)aKe la sbalordi1iva cifra di u11 miliardo di biglietti al .giorno. Più unsibile :ineora è l'ou!llCIIIO nel ,;etlore <lella circolazione dei hig}ieui di barica, accres-ciutHi da 7S8,6 a 791 miliardi, con u11 aumento di 33 miliardi e qu111tr0<:ento milioni.

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